Candidata algerina insultata su Facebook, il vescovo: «​Siamo sgomenti per questa barbarie»

Candidata algerina insultata su Facebook, il vescovo: « Siamo sgomenti per questa barbarie»
Assia Belhadj, candidata per le elezioni regionali in Veneto, tempestata da insulti razzisti sul suo profilo social. In sostegno della candidata anche il vescovo Renato Marangoni...

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Assia Belhadj, candidata per le elezioni regionali in Veneto, tempestata da insulti razzisti sul suo profilo social. In sostegno della candidata anche il vescovo Renato Marangoni con un messaggio pubblicato sul sito http://www.chiesabellunofeltre.it. Eccolo di seguito:


Siamo sgomenti per questa barbarie
«Al di là della sua posizione politica, del resto necessaria nella dinamica elettorale». Informato della campagna di insulti, minacce e odio, che si è innescata sui social dopo che Assia Belhadj – originaria dell’Algeria, ma da anni residente a Belluno – ha annunciato la sua candidatura per le prossime elezioni regionali, il vescovo Renato Marangoni desidera esprimere ad Assia la sua vicinanza, oltre che deplorare questi strepiti – spesso anonimi e perciò ancor più riprovevoli – che non si fermano di fronte alla dignità delle persone.

Non conoscere e ignorare è una delle armi più micidiali per colpire e annientare gli altri. Siamo sgomenti, come Chiesa, per questa barbarie che si è scatenata contro Assia. Chi la conosce riconosce in lei una passione e una competenza in umanità, in capacità relazionale, in dignità di vita, in rispetto culturale, in promozione del nostro territorio che non ha pari. Al di là della sua posizione politica – del resto necessaria nella dinamica elettorale – le esprimiamo la più profonda solidarietà, una sincera gratitudine, un cordiale apprezzamento. Una parola di pace e di coraggio alla sua famiglia e alla comunità mussulmana, che è impegnata nel nostro territorio. Siamo grati ad Assia per la sincera e fraterna partecipazione al dialogo inter-religioso, con cui abbiamo vicendevolmente promosso e sostenuto la ricerca di Dio e il rapporto con il suo mistero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino