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CAMPOSAMPIERO - La considerava una vera amica. Conosciuta ai tempi dell'università, con lei aveva condiviso momenti di gioia e di dolore. E poi, arrivata l'età adulta, le due avevano continuato a frequentarsi con i rispettivi mariti. Mai una funzionare della Regione Veneto di 61 anni, avrebbe pensato di essere raggirata di 200 mila euro dalla sua amica del cuore. A processo, davanti al giudice del Tribunale monocratico, per il reato di truffa, è finita l'avvocata Alessandra Verzato con lo studio a Camposampiero.
I FATTI
Era l'inizio del 2014 quando, secondo l'accusa rappresentata dal pubblico ministero Marco Brusegan titolare delle indagini, la legale ha offerto all'amica la possibilità di un grosso investimento a rischi zero. Una joint venture con l'impresa elvetica Greenwise per il progetto imprenditoriale legato all'azienda Fructa&Co Srl specializzata nel settore alimentare.
LE INDAGINI
Ma con il passare del tempo la funzionaria non ha guadagnato un solo centesimo dal suo investimento. Non solo, è venuta anche a sapere che la Greenwise era stata messa in liquidazione e poi è fallita. La società era amministrata da Stefano Dotto di San Biagio di Callalta (Treviso) insieme al fratello Tiziano Dotto marito di Verzato. I due sono finiti nel mirino della Procura di Treviso. La donna di 61 anni, capito di essere stata raggirata dalla sua grande amica, si è rivolta all'avvocato Pietro Someda del foro di Padova. È stato presentato un esposto alla Procura trevigiana e sono scattate le indagini da parte della Guardia di Finanza. Ieri in aula la presunta raggirata ha raccontato quanto le era accaduto e ha ricordato di come: «...Con Alessandra mi ero conosciuta al primo anno di università. Di lei mi fidavo ciecamente, l'ho sempre considerata una brava persona insieme a suo marito...». Invece a fronte di questo investimento l'amicizia è finita, e in più la funzionaria della Regione Veneto avrebbe anche perso 200 mila euro.
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Il Gazzettino