La GabriBike, inventata dal padre per superare le barriere assieme al figlio

ALL’ARIA APERTA Marco e il figlio Gabriele sulla OL3Bike che adesso può avere anche un motore elettrico
CAMPONOGARA  La cosa più bella di un giro in bicicletta è godersi il panorama davanti a sé, sentire l’aria sul viso e il rumore delle ruote che...

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CAMPONOGARA 
La cosa più bella di un giro in bicicletta è godersi il panorama davanti a sé, sentire l’aria sul viso e il rumore delle ruote che avanzano sulla strada. 

Da appassionato di cicloturismo Marco, papà di Gabriele, adolescente con una forma di autismo, lo sa bene e non voleva privare suo figlio, come chiunque altro non potesse andare in bicicletta in autonomia, di questi piaceri.
Così Marco Mazzato, che vive a Camponogara con la moglie Alessandra e due figli, dopo aver provato molti modelli di bicicletta con caratteristiche differenti che soddisfacessero le esigenze di viaggio di Gabriele ha deciso di abbattere ogni limite, inventando lui la bicicletta perfetta: la GabriBike.
«Fino ad una certa età mio figlio stava in bici con me – racconta Marco-, ora è cresciuto, ha le sue esigenze ed è giusto che pedali godendosi il viaggio. Volevo un mezzo con il quale potesse arrivare ovunque, città, campagna ma anche montagna, in strade sterrate o asfaltate, come se stesse in sella ad una classica mountain bike. Allora 4 anni fa, in onore di mio figlio, ma pensando anche possa essere utile per molti altri, ho creato un tandem a guida-trazione posteriore con pedalata assistita, che soddisfa anche il lato estetico e di design del prodotto». 

DALL’IDEA AL MEZZO
Il percorso per l’ideazione, la progettazione e la produzione, oltre che per le prove sul campo, è stato lungo, partendo dall’acquisto di due scocche di bici normali da assemblare per poi perfezionare il tutto molte volte.
C’è voluta, insomma, tutta la tenacia di un padre che vuole dare libertà di movimento a suo figlio.
E bisogna considerare pure che Marco non è un esperto di biciclette ma è un libero professionista, nel campo degli impianti di sicurezza, che ha dovuto studiare la nuova materia e farsi aiutare fino ad ottenere il risultato di un mezzo unico nel suo genere, collaudato in diverse maratone del territorio e gite in montagna da padre e figlio, alla fine con piena soddisfazione di entrambi.

«Si scrive OL3bike ma si legge Oltre. E’ un tandem che permette a chiunque di muoversi in sicurezza e agilità su due ruote in ogni percorso. La caratteristica principale, nata pensando a Gabriele, è che lui stia davanti a godersi il vento sul viso. La pedalata è assistita, la trazione è affidata al ciclista che sta dietro con un grande manubrio che avvolge il ciclista anteriore, si può richiudere per caricarla e portarla in auto o camper ed è modificabile secondo varie esigenze. E’ infatti adatta anche a chi ha problemi d’equilibrio, disabilità di diverso genere ma anche a chi si stanca facilmente o per una semplice coppia. E’ un mezzo per poter viaggiare ovunque e soprattutto insieme». 

E durante l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19 Marco non si è fermato, anzi ha espanso il suo progetto facendo, da febbraio 2020, di OL3Bike una nova start-up a vocazione sociale (maggiori informazioni sul sito ol3bike.com), proponendo il suo prodotto ad aziende del territorio e cominciando quindi a produrre la bicicletta in serie per renderla acquistabile. 

«Man mano che proseguivo il mio impegno per perfezionarla – racconta Marco Mazzato ricordando tutti i giorni trascorsi a lavorare sul mezzo che ha preso vita grazie al suo amore per il figlio e al suo impegno per procurargli un mezzo di locomozione sicuro e capace, appunto, di portarlo ovunque abbia voglia di andare - ho aggiunto delle sacche portaoggetti per gite perfette, ma soprattutto ho dotato la nuova bicicletta di un motore elettrico che ne fa una eBike ecologica e performante, di un computer di bordo e anche di un cambio a 9 velocità». 
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Il Gazzettino