«Siamo tutti sconvolti», il sindaco dichiara il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Emanuela

Emanuela Brahja
CAMPODARSEGO - Il giorno del funerale della piccola Emanuela Brahja verrà proclamato il lutto cittadino a ricordo di una giovane creatura di 11 anni che tragicamente ci ha...

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CAMPODARSEGO - Il giorno del funerale della piccola Emanuela Brahja verrà proclamato il lutto cittadino a ricordo di una giovane creatura di 11 anni che tragicamente ci ha lasciato. A parlare è il sindaco di Campodarsego Valter Gallo: Questo lutto ha sconvolto l'intera comunità. Parlando con i miei più stretti collaboratori, il mondo della scuola, del commercio e dell'associazionismo, abbiamo convenuto che il gesto di abbassare le serrande fosse il minimo a fronte di un dramma senza eguali. Ovviamente quello di cui sto parlando non è un ordine, ma un tentativo di sensibilizzare la collettività e chiudersi a cerchio intorno ai familiari di Emanuela. Mi auguro che, almeno per l'ora e mezzo di funzione religiosa l'adesione sia importante. La famiglia dell'undicenne sta attendendo il nullaosta della magistratura per organizzare le esequie. Il funerale verrà celebrato nella parrocchia di Reschigliano da don Alessandro. Sarà un momento toccante, di quelli che non ci si abitua mai a vivere. Presenzieranno centinaia di persone, a cominciare da insegnanti e studenti della scuola media Giovanni da Cavino di Campodarsego dove Emanuela era iscritta e con profitto stava crescendo. Anche il Comune parteciperà alla cerimonia liturgica con il sindaco e i suoi collaboratori. 


IL MESSAGGIO

Rinnovo - ha proseguito il primo cittadino - la mia vicinanza alla famiglia di Emanuela. In questi momenti, quando tutto sembra franarti addosso, è fondamentale mantenere la riservatezza e il silenzio in rispetto di chi sta piangendo ed è disperato per la grave perdita. Altre iniziative private a favore della famiglia Brahja sono in corso, ma sulle quali rimane lo stretto riserbo. Il giorno del grave incidente che poi è costato la vita all'undicenne, Emanuela stava facendo rientro a casa dopo essere rimasta qualche ore da amici di famiglia che abitano nello stesso quartiere. Con la sua bicicletta, come già altre volte aveva fatto, ha salutato gli amici e si è diretta verso casa. Quando è stato il momento di attraversare via Pontarola qualcosa non deve essere andato per il verso giusto. Sulla sua traiettoria si è incrociata con un furgone Mercedes condotto da S.P. di 36 anni residente nel veneziano. L'impatto, secondo gli accertamenti effettuati, sarebbe avvenuto a velocità moderata, ma nel ricadere a terra la studentessa delle medie è andata violentemente a colpire sull'asfalto con la testa perdendo immediatamente conoscenza. 


LA SCENA

I primi soccorritori, a cominciare dal conducente del furgone, si sono subito accorti che la situazione era drammatica. La bambina è stata immediatamente trasportata in ospedale a Padova e ricoverata nel reparto di Terapia intensiva pediatrica. La corsa contro il tempo per strapparla alla morte non è però servita e nella notte tra martedì e mercoledì, poco dopo la mezzanotte, il suo cuore ha smesso di battere. Sin dai minuti che hanno seguito lo schianto in poi l'abitazione di Emanuela Brahja è stata meta di centinaia di persone, amici, conoscenti e parenti che hanno voluto trasmettere la propria vicinanza alla famiglia. Una tragedia inspiegabile che ha distrutto un'intera comunità. La famiglia Brahja nella frazione di Reschigliano di Campodarsego è molto apprezzata e stimata. 

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Il Gazzettino