Demolita l'ultima abitazione dell'ex campo sinti di Favaro Veneto

L'assessore alla coesione sociale Simone Venturini: "Ci lasciamo alle spalle un esperimento sociale molto negativo"

MESTRE - È stata demolita stamattina l'ultima unità abitativa dell'ex capo sinti di Favaro Veneto (Venezia). Si è chiusa così definitivamente...

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MESTRE - È stata demolita stamattina l'ultima unità abitativa dell'ex capo sinti di Favaro Veneto (Venezia). Si è chiusa così definitivamente la travagliata storia del villaggio di via del Granoturco iniziata nel 2009, quando l'Amministrazione comunale lagunare di allora decise di costruire 38 prefabbricati in cemento armato per ospitare altrettante famiglie di origini sinte. Lo ha annunciato il vicesindaco Andrea Tomaello.

«Un esperimento sociale che si è rivelato molto negativo - ha commentato l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, presente sul posto - .Fin dall'inizio del nostro mandato abbiamo lavorato per superare le complessità di una situazione ereditata dal passato e che, per fortuna, ora possiamo lasciarci alle spalle». Nell'area sorgerà entro il 2025 un palasport da mille posti a sedere dove si potranno praticare pallacanestro, pallavolo e altre discipline a cui si aggiungeranno una nuova viabilità, parcheggi e un collegamento ciclabile. «In questi anni abbiamo lavorato per ripristinare la legalità allontanando chi delinqueva - ha aggiunto Venturini - ma abbiamo anche lavorato per offrire strumenti di inserimento sociale e lavorativo per bambini e genitori». Attraverso un progetto ad hoc coordinato dalla Direzione Coesione sociale del Comune, l'Amministrazione ha perseguito, viene sottolineato, una strategia per superare il modello 'campo nomadì attivando «soluzioni coerenti con il rispetto della legalità e l'integrazione. Obiettivo, anche nei prossimi anni, favorire l'inclusione sociale di decine di famiglie e fornire strumenti utili agli adulti per un'introduzione nel mondo del lavoro».

 

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Il Gazzettino