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VENEZIA - Una sera come tante altre in campo Bella Vienna, l'area della movida veneziana. Vociare di ragazzi che bevono l’ultimo drink accarezzati dall’aria tiepida di inizio estate. Una coppia di fidanzati, residenti in centro storico - 19 anni lui e 22 lei - si trova lì per il bicchiere della staffa. Aspettano lo strappo in barca di un amico per rientrare a casa, sono circa le due e mezzo del mattino. Poi all’improvviso il caos. Due ragazzi stranieri avrebbero iniziato a infastidire il barman di un locale del campo. Un terzo giovane avrebbe fatto da paciere con scarsi risultati. Partono toccatine e spintoni e il 19enne (che ha chiesto di mantenere l’anonimato per lui e la sua fidanzata) decide di intervenire. Ma a quel punto la follia, spunta fuori un grosso pezzo di legno e la 22enne viene bastonata sulla testa. La diagnosi è trauma cranico con cinque punti di sutura. E’ la notte tra venerdì 23 e sabato 24 giugno.
LA DINAMICA
A raccontare quei minuti di terrore è il 19enne veneziano neodiplomato in ragioneria: «Stavamo aspettando che un nostro amico ci accompagnasse in barca fino a Santi Apostoli, quando mi sono reso conto che due ragazzi stranieri stavamo importunando un barista mio conoscente.
MOVIDA VIOLENTA
Ora i due giovani veneziani hanno paura. «Io lavoro come cameriera in un’osteria - spiega la 22enne - e mi capita spesso di uscire tardi. Sono sempre gli stessi sbandati che girano. Noi abbiamo denunciato alla polizia ma loro sono ancora lì. Non è giusto avere timore di uscire nella propria città».
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