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CAORLE - È unanime il cordoglio a Caorle per la morte dell’ex campione di body building Alberto Clementi, 49 anni. Sui social network centinaia i messaggi di vicinanza ai familiari e di ricordo dell’atleta scomparso nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 dicembre mentre si trovava nell’abitazione di un’amica. È stata proprio quest’ultima a lanciare l’allarme a notte fonda perché Clementi si era chiuso nel bagno dell’appartamento di via del Quadrante a Caorle da diverse ore e visto che l’uomo non rispondeva, dopo aver tentato inutilmente di forzare la serratura della porta con un coltello, temendo il peggio ha chiamato il 118 e i vigili del fuoco. All’interno del bagno, Clementi è stato trovato accasciato, svestito e con del sangue che gli era colato dal naso. Il corpo dell’uomo, che non presentava alcun livido o segno di violenza, era già rigido al momento dell’intervento dei sanitari che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso: appare probabile, dunque, che l’ex campione di culturismo fosse morto già da qualche ora. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Portogruaro.
INDAGINI
Sulla lavatrice del bagno i militari dell’Arma hanno rinvenuto della cocaina pronta per essere utilizzata per uso personale che è stata sequestrata, insieme a farmaci e integratori nella disponibilità della vittima. Sarà l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Marco Faion della Procura della Repubblica di Pordenone, a chiarire se l’arresto cardiorcircolatorio - questa l’ipotesi più verosimile quale causa del decesso - sia da ricondurre a un malore e se ci sia una correlazione con eventuale assunzione di sostanze. La salma, una volta ottenuto il nulla osta del magistrato, è stata rimossa e trasportata nell’obitorio dell’ospedale di Portogruaro: sarà l’anatomopatologo Antonello Cirnelli a eseguire l’esame autoptico forse già nella giornata di domani.
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Il Gazzettino