Lorenzo, friulano, è il campione mondiale della pizza napoletana

Lorenzo, friulano, è il campione mondiale della pizza napoletana
UDINE - Il più bravo a preparare la pizza napoletana? È Lorenzo Collovigh ed è friulano. È stato lui, infatti, ad aggiudicarsi il primo premio nella...

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UDINE - Il più bravo a preparare la pizza napoletana? È Lorenzo Collovigh ed è friulano. È stato lui, infatti, ad aggiudicarsi il primo premio nella rispettiva categoria al 28° Campionato mondiale della pizza, che si è svolto a Parma dal 9 all'11 aprile: l'evento il maggiore riferimento del settore, coinvolge pizzaioli da tutto il mondo. Più precisamente nel 2018 (i dati 2019 non sono ancora definitivi), ha attratto 775 concorrenti provenienti da 42 nazioni.

Il neo campione si è cimentato nella gara riservata alla Pizza Napoletana Stg (specialità tradizionale garantita, con uno specifico disciplinare) e ha vinto conquistando la giuria con una semplice marinara: San Marzano, aglio e origano, olio (tutto rigorosamente Dop) per una prelibatezza che ha sbaragliato la concorrenza di un centinaio di avversari, ottenendo un punteggio di 769 (i secondi ne hanno raggiunti 751).

«La mia vittoria - ha dichiarato - dimostra come non si possa davvero più pensare che per fare una buona pizza bisogna essere partenopei. È una posizione semplicistica e riduttiva. Napoli ci ha regalato questo bontà, tutti possiamo farla crescere. La riuscita dipende dall'impegno, dall'esperienza e dalla bravura». Per lui, non era certo la prima partecipazione ai Mondiali della pizza: nel 2017, ad esempio, aveva gareggiato in due competizioni, quella della Pizza a teglia e quella della Pizza classica, gara in cui aveva preparato una pizza con prodotti della nostra terra (tra cui asparagi avvolti nel lardo di Sauris fatti saltare precedentemente nell'aglio orsino e tartufo).

Lorenzo Collovigh è friulano, di Udine, e fa il pizzaiolo da sempre (ha più di 25 anni di esperienza nel settore). Non solo: di quest'arte ha fatto anche materia di insegnamento: dirige infatti la Scuola della Pizza Italiana (che ha sede in viale Palmanova), da lui fondata nel 2009 per sviluppare corsi professionalizzanti per aspiranti pizzaioli e per chi già lavora nel settore. La scuola sforna (in questo caso letteralmente) 300 allievi all'anno provenienti da tutta Italia e dall'estero e propone diversi corsi (da quello base a quello di stesura e farcitura; dal Master di Pizza in Teglia alle lezioni sulla pizza senza glutine). I temi trattati spaziano dall'igiene degli alimenti, all'utilizzo delle diverse tipologie di farine, alla digeribilità degli impasti (tra cui uno realizzato con un mix di cereali e farine naturali in collaborazione con Molino Moras). Gli studenti, inoltre, possono fare pratica direttamente nel punto pizza (al taglio e per asporto) aperto nella scuola.

Ma qual è il segreto per il successo? «Per diventare i migliori ha spiegato il neo campione -, bisogna mettersi sempre alla prova e sempre superarsi, senza mai pensare d'essere arrivati. Studiare, approfondire, provare, confrontarsi con gli altri e andare oltre».

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Il Gazzettino