Il trial in montagna fa arrabbiare politici e ambientalisti

L'Amariana
TOLMEZZO - Le prossime due prove valide per il Campionato mondiale di Trial in programma il 12 e 13 giugno alle pendici del monte Amariana in comune di Tolmezzo sono finite nel...

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TOLMEZZO - Le prossime due prove valide per il Campionato mondiale di Trial in programma il 12 e 13 giugno alle pendici del monte Amariana in comune di Tolmezzo sono finite nel mirino di alcuni gruppi politici di opposizione in Consiglio regionale M5S, Patto per l'Autonomia e Open Fvg e di Legambiente Carnia, che ieri nella sede del palazzo della Regione a Udine hanno tenuto un incontro per esprimere le proprie «perplessità» in merito «ennesimo evento motoristico in aree naturali» e per auspicare una modifica delle norme e dei regolamenti che rendono possibili questi appuntamenti in montagna. «In mont si va a pît», in montagna si va a piedi, era lo stringato ma impattante manifesto mostrato a sintesi degli interventi dei consiglieri pentastellati Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo e del presidente di Legambiente Carnia Marco Lepre, a sottolineare la preoccupazione dell'eredità che le pratiche di certe tipologie di sport lasciano poi in ambienti naturali importanti e spesso incontaminati. È stato Lepre a illustrare con una molteplicità di documentazione fotografica il mancato rispetto delle disposizioni in alcuni casi e, in altri, l'incompatibilità ambientale tra gli sport motoristici e alcuni luoghi, che restano segnati dal passaggio delle ruote.


MINORANZA
«Da quando siamo in Consiglio regionale, non è mai mancata la nostra attenzione alle autorizzazioni di eventi motoristici in montagna o in zone naturalistiche che meriterebbero maggiore tutela», hanno sottolineato Sergo e Dal Zovo, evidenziando anche l'ultimo atto a firma M5S, cioè la presentazione di una mozione per la revisione del Regolamento che autorizza le manifestazioni in aree naturalistiche. «Non è stata bocciata, ma ci è stato chiesto di ritirarla per portarla in commissione e arricchire le argomentazioni anche con audizioni», ha spiegato Dal Zovo. «Per questo abbiamo accettato». Una «netta contrarietà» alla manifestazione del 12 e 13 maggio l'ha espressa il consigliere di Open Fvg Honsell, che in uno scritto fatto pervenire all'appuntamento, ha sottolineato come «la manifestazione alle pendici della Amarianna sia un'offesa alla montagna e a chi la ama e la vive con rispetto. Nel tempo post Covid ha aggiunto essa va valorizzata come meta per il turismo lento e di prossimità».


LEGAMBIENTE


Il presidente di Legambiente ha messo in evidenza «i rischi della prossima grata di trial a Tolmezzo e le conseguenze dell'insostenibile incentivazione degli sport motoristici in montagna», proprio nel momento in cui in parallelo «si promuove la montagna come meta di un turismo sostenibile e di qualità. Regione e comuni ha concluso - sono fuoristrada». Dal punto di vista politico, i consiglieri Sergo e Dal Zovo hanno ribadito che «si deve rivedere le norme che autorizzano le manifestazioni e le norme che consentono il transito a mezzi a motore su aree naturali e non, nonché ristabilire l'ordine sulle normative legate al vincolo idrogeologico che, di fatto, non sono d'aiuto a chi i controlli li deve effettuare. Rimane la perplessità sulla scelta del percorso per la manifestazione che al momento non ci risulta essere stata ancora autorizzato hanno proseguito i due consiglieri -. Leggendo la stessa ordinanza che prevede la chiusura di alcune zone al traffico, si capisce che la gara si terrà in una zona considerata ad alta pericolosità per l'incolumità dei pedoni e dei veicoli che vi transiteranno». La preoccupazione diffusa è che «eventi di questo tipo possano rappresentane il volano per motociclisti che, spenti i riflettori internazionali, imperverseranno nei nostri boschi e sui nostri pendii senza possibilità di controlli o sanzioni che tengano», hanno concluso i convenuti.
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Il Gazzettino