VENEZIA - Non è un albergo e non è un campeggio. Si chiama glamping, dalla contrazione di glamour e camping, e ha trovato nella laguna di Venezia, soprattutto...
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Chissà se gli architetti militari della Serenissima, forse Jacopo Sansovino, più plausibilmente Michele Sanmicheli, avrebbero immaginato che le loro fortificazioni, capolavori di artiglieria costruiti per difendere e disorientare le navi turche che si affacciavano sul Golfo dell'Adriatico, sarebbero diventati residenza con cucina stellata e annesso il bagno turco, ricavato da un tunnel in muratura.
IL VINCITOREL'idea che l'Agenzia del Demanio ha preferito, sulle tre proposte, nell'ambito del progetto di valorizzazione di isole, ruderi e luoghi abbandonati, è quella dell'imprenditore marchigiano Tablino Campanelli, alle spalle un'azienda di famiglia leader nel campo delle dotazioni antincendio, che da sette anni si è lanciato nel business del turismo.
E lo ha fatto con un albergo a S. Benedetto del Tronto e uno in Grecia. «E proprio in Grecia, a Corfù, dove la lingua parlata ricorda il dialetto veneto, è nato il mio amore per Venezia, ho sentito che qualcosa mi attirava qui» dice Campanelli, che ha presentato un'offerta per 3000 euro annui in cambio di una concessione di 50, prevedendo un investimento di circa 500 mila euro che potrebbe partire a breve, appena ci sarà il via libera definitivo del Demanio che sta effettuando gli ultimi controlli di regolarità burocratica.
MODELLO GHEDDAFI«Realizzeremo un paio di tende come quelle che furono usate per ospitare Gheddafi a Roma - ricorda l'imprenditore - con lampadari lussuosi e tutte le comodità per un soggiorno da favola. Per questo l'ospitalità sarà esclusiva, quattro, massimo otto persone. Si chiamerà il Residence dei Capitani, le tende saranno comunque removibili, concepite nel rispetto dell'ambiente, ma anche capaci di soddisfare il gusto degli ospiti e di farli sentire reali per il tempo che vorranno soggiornarvi, compresa la vasca ad idromassaggio e una piccola spa. Ma ci sarà anche un'area destinata al riposo e alla lettura, dovendo rispettare, nell'isola, le costruzioni esistenti. Anzi, recuperandole, come avverrà dell'antica torretta di avvistamento ormai quasi scomparsa».
TURISMO ESPERIENZIALEUn altro tassello di quel turismo esperienziale che ormai sta facendo breccia e che a pochi chilometri di distanza ha visto l'aggiudicazione recente del diroccato faro Spignon, che diventerà un resort eslusivo grazie all'aggiudicazione della Floatel di Berlino.
Raffaella Vittadello Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino