OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Dimorava da settimane in un bed and breakfast di Vo' uno degli oltre venti arrestati coinvolti nel blitz anticamorra della Polizia contro il clan Mazzarella di Napoli. Si tratta di un 45enne originario di Nola. Sono stati gli agenti della Catturandi della Squadra Mobile di Padova a procedere all'arresto dell'uomo, ritenuto affiliato al clan camorristico, per il quale il gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea ha disposto ieri la custodia cautelare in carcere.
Associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi sono i reati che la polizia e la Direzione distrettuale antimafia di Napoli contestano a venticinque persone, fra cui anche elementi di spicco e gregari del clan rivale della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, operante nelle zone di Forcella e Maddalena nella città di Napoli, autori di numerosi episodi estorsivi e di detenzione e porto di arma da sparo.
Secondo quanto appreso finora, tra le vittime del clan Mazzarella ci sono oltre duecento commercianti (al mercato del centro storico di Napoli) e diversi imprenditori edili.
L'ALLOGGIO
Dopo aver ricevuto alcune indicazioni dai colleghi partenopei circa la possibile presenza del 45enne fra le province di Vicenza (dove avrebbe svolto l'attività lavorativa all'interno di cantieri edili) e di Padova (dove aveva invece trovato alloggio presso un B&B nella zona di Vo' Euganeo), i poliziotti della Catturandi della Squadra Mobile patavina hanno avviato subito le ricerche.
LE INDAGINI
Il clan imponeva il pizzo agli ambulanti del noto mercato napoletano chiamato appunto della Maddalena, costretti a pagare settimanalmente una quota variabile tra cento e duecento euro oppure ad acquistare merce. E chi non pagava veniva picchiato.
Documentate una serie di stese (raid) con colpi d'arma da fuoco sparati all'impazzata tra le vie del quartiere napoletano, per affermare il proprio predominio nell'ambito di fibrillazioni con clan rivali. A fronte di 200 bancarelle sottoposte al pizzo, solo un commerciante (non napoletano, ma straniero) ha denunciato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino