Cammino del Prosecco, 40 nuovi sentieri per una passeggiata da favola lunga 51 chilometri

I percorsi inediti si snodano da Vidor a Vittorio Veneto avventurandosi nel panorama delle colline di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio Unesco

TREVISO - Sono state presentate nuove mappe, volute dalla Regione Veneto insieme all'Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ed...

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TREVISO - Sono state presentate nuove mappe, volute dalla Regione Veneto insieme all'Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ed edite da Tabacco, che raccontano 40 sentieri tematici e il Cammino a quattro tappe, ideati e progettati dallo scrittore Giovanni Carraro. Il cammino abbraccia un territorio che va da Vidor a Vittorio Veneto (Treviso), per un totale di 51 chilometri, nell'area prealpina trevigiana. Il percorso presenta una difficoltà tecnica media di tipo escursionistico, con un'altimetria di 2.265 metri di dislivello positivo. Le carte sono reperibili presso gli IAT e le principali librerie.

«Ancora una volta - commenta il presidente del Veneto, Luca Zaia - le bellezze del nostro Veneto sono al centro di un'iniziativa che unisce natura, storia, arte e cultura. Grazie al Cammino del Prosecco e ai 40 sentieri mappati, è possibile avventurarsi nel panorama incomparabile delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, tra dorsali collinari, vigneti, boschi e paesi. Il Veneto è uno scrigno di luoghi Patrimonio dell'Umanità, che vanno raccontanti con l'uso di tutti canali possibili, online e offline; siamo anche al lavoro per ottenere ulteriori riconoscimenti Unesco. Parliamo di un territorio puntellato da borghi, castelli, abbazie e dove nel novembre del 1918 si è combattuta la battaglia finale della Grande Guerra, la Battaglia di Vittorio Veneto. Il cammino, poi, rappresenta un'esperienza naturalistica unica - conclude - che sposa tutte le nostre eccellenze, valorizzando e facendo conoscere, il nostro patrimonio storico-culturale». 

 

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Il Gazzettino