Il Comitato popolare Valcellina ha inviato un appello a Protezione civile, presidente della Regione, prefetto e sindaco di Barcis, per chiedere che i lavori, in urgenza, per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stabilità già pesantemente gravata dal traffico ordinario giornaliero dei mezzi pesanti in transito sulla strada regionale 251, come riconosce la stessa Protezione civile - precisano i residenti -. In effetti, questa viabilità alternativa, attesa dal 2002, serviva per evitare questo danno alle abitazioni del paese. Che, poi, non si sia fatta è un altro doloroso capitolo, che sarebbe da raccontare. Al momento, il cantiere sulla destra lago procede con un turno solo - peraltro con un lungo stop per il Coronavirus -, mentre i camion che trasportano la ghiaia transitano dall'alba alle 17, e non si sono mai fermati. In attesa che la nuova viabilità sia ultimata - concludono i barciani -, la Protezione civile lascia che 100 camion di ghiaia, per mesi e mesi, attraversino quotidianamente la stretta centenaria via del paese, nonostante sappia benissimo che le vecchie case prive di fondamenta non sono adatte a sopportare le vibrazioni di questa intensificazione del traffico, già appesantito dai mezzi pesanti che transitano normalmente lungo la strada che va in Cadore. Tali vecchi edifici hanno già le crepe sui muri, che questo ulteriore, continuo, giornaliero, protratto traffico pesante per tanto tempo potrebbe allargare, con conseguenze gravi alla stabilità strutturale dei medesimi. Per questo, i cittadini chiedono che i turni del cantiere siano aumentati, da uno passino a due, protratti anche sabato e domenica, per ridurre i tempi di attesa della viabilità alternativa, considerando - precisano - anche i ritardi dovuti al maltempo, che faranno slittare la fine dell'opera oltre i tempi previsti. Se si accelerano questi cantieri, il paese avrà finalmente un'alternativa per farvi passare i camion di ghiaia, togliendoli dal paese, salvando così le nostre abitazioni già maltrattate dal traffico pesante ordinario.
Il Comitato Valcellina - si conclude l'appello - teme fortemente che, una volta pronta la viabilità alternativa e salvata l'officiosità dei torrenti e del lago, i residenti non abbiano più le proprie abitazioni in piedi e debbano quindi abbandonare il paese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino