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JESOLO - Almeno nel settore alberghiero l'emergenza può dirsi superata. È il risultato dell'analisi elaborata dall'Associazione jesolana albergatori che sul fronte occupazionale aveva avviato negli ultimi mesi una massiccia campagna informativa. Il portale Lavorare a Jesolo aperto dalla stessa Aja ha raccolto 3.405 curricula che, sommati agli oltre duemila dipendenti già assunti nei mesi precedenti, hanno permesso di completare, o quasi, i gruppi di lavoro in servizio negli hotel cittadini.
LE CIFRE
Non a caso, rispetto alle carenze segnalate nei mesi scorsi, ad oggi Aja stima l'assenza di un lavoratore per ogni hotel, in genere di figure altamente specializzate oppure in strutture che non riescono a garantire l'alloggio. Per quanto riguarda le figure professionali assunte, 744 sono dedicate al personale di ricevimento, 678 al personale di sala e 610 al bar. Per il settore delle governanti sono state effettuate 584 assunzioni e 477 in cucina, mentre per i servizi le assunzioni sono state 312.
GIOVANI AL RIENTRO
Sullo sfondo rimane il dibattito, sempre aperto, sul taglio del Governo al reddito di cittadinanza, scelta che starebbe facendo rientrare nel mondo del lavoro diversi giovani. «È una possibilità commenta il sindaco Christofer De Zotti perché una delle riflessioni più diffuse che si sono sentite negli ultimi due anni, era quella che un lavoratore stagionale, soprattutto se residente in altre regioni, preferisse rimanere con il reddito di cittadinanza anziché affrontare il viaggio e pagare l'affitto dell'alloggio nel luogo di lavoro: per quanto basso il reddito alla fine diventava più conveniente. Paghe più alte da parte degli imprenditori? Non credo ci sia questo problema, non voglio dire che tutto va bene, ma se ci sono state situazioni "particolari" credo che queste siano davvero irrisorie rispetto alla maggioranza degli imprenditori».
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Il Gazzettino