Non risponde al telefono ai genitori, Giulio trovato morto nel suo appartamento: aveva 23 anni

Giulio Betti morto a 23 anni
MARGHERA - L'hanno trovato morto nella sua stanza a San Costanzo (Pesaro). Giulio Betti, 23enne di Malcontenta, viveva lì da un po' di tempo dove lavorava come...

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MARGHERA - L'hanno trovato morto nella sua stanza a San Costanzo (Pesaro). Giulio Betti, 23enne di Malcontenta, viveva lì da un po' di tempo dove lavorava come cameriere. A fare la macabra scoperta sono stati gli operatori del 118 e i vigili del fuoco, allertati dai genitori del ragazzo che non rispondeva più da ore alle loro chiamate. Una chiamata era arrivata anche dai vicini, un po' allarmati dal fatto che le luci dell'appartamento fossero rimaste accese per ore. Preoccupati dalle circostanze, i vigili del fuoco e i sanitari del Suem hanno deciso di fare irruzione nell'appartamento che il giovane aveva preso in affitto in via Mazzini. Purtroppo per il ragazzo non c'era più niente da fare. Non è chiaro cosa possa essere successo a un ragazzo così giovane, motivo per cui il pubblico ministero pesarese ha disposto l'autopsia sul corpo del ragazzo (anche se si tende ad escludere che si sia trattato di una morte violenta e, soprattutto, che fossero coinvolte altre persone). Betti è morto la sera del 13 dicembre: il suo corpo verrà cremato e poi le ceneri verranno riportate in Veneto per il funerale che si terrà a Malcontenta, nella chiesa di Sant'Ilario, il 23 dicembre alle 15. Lascia la mamma Stefania, il papà Emilio, la sorella Costanza Maria, gli zii e le zie.

IL RICORDO
Il ragazzo lavorava nei fine settimana al ristorante «La Riva da Franco» di Marotta. Sconvolti i titolari: «Siamo tutti sotto choc per la tragica notizia - dice Gianfranco Tomassetti - conoscevamo questo bravo giovane che lavorava da noi e che abbiamo visto anche la settimana scorsa. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia».
Betti, prima di trasferirsi nelle Marche, viveva nel quartiere Moranzani insieme alla famiglia. Da piccolo aveva frequentato la parrocchia locale, dove era stato anche chierichetto e aveva frequentato gli scout. Il funerale sarà celebrato da Don Alessandro, che lo ricorda come un ragazzo: «Buono e sensibile, timido e riservato».

    
 

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Il Gazzettino