Ex cameriera dell'hotel "Oasi" stroncata dalla malattia a 45 anni

Ylenia Zanovello è stata stroncata dalla malattia a soli 45 anni
AGNA - «Ciao a tutti, voi fate parte della mia vita, vi ricordo e vi amerò al di là della vita. L’amore e l’anima non muoiono mai. Vi tengo tutti...

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AGNA - «Ciao a tutti, voi fate parte della mia vita, vi ricordo e vi amerò al di là della vita. L’amore e l’anima non muoiono mai. Vi tengo tutti nel mio cuore e vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato. Non piangete la mia assenza, sono beata in Dio e prego per voi. Vi amerò dal cielo come vi ho amati in terra». Queste le parole con le quali ha scelto di congedarsi Ylenia Zanovello, 45 anni, deceduta dopo una terribile malattia, che l’ha accompagnata per oltre tre anni. Nonostante le difficoltà che la stessa le comportava, ha cercato di vivere una esistenza normale, soprattutto per il marito Francesco Fraddosio e per la figlia Greta.


IL MALE
Nativa di Terrassa Padovana, Ylenia dopo gli studi aveva iniziato a lavorare come cameriera all’Hotel Oasi di Conselve, ora chiuso. Successivamente aveva trovato impiego alla Exo Italia di Maserà di Padova e ancora in altre aziende della zona fino a quando le condizioni di salute glielo hanno permesso. Abitava da diversi anni ad Agna con Francesco Fraddosio e dalla loro unione è nata una bambina che frequenta le scuole elementari. La malattia si era manifestata nel novembre 2020 dopo alcuni accertamenti, ai quali hanno fatto seguito le terapie. Ylenia si era affidata con fiducia ai medici, alternando periodi di relativa serenità ad altri di difficoltà, anche se fino all’ultimo ha avuto parole di affetto per i suoi familiari, i parenti, le tante amiche e amici che le sono stati accanto. E negli ultimi mesi aveva deciso di trasferirsi con la famiglia a Terrassa dove, oltre a Francesco e Greta, aveva sempre vicino la mamma Antonella e la sorella Silvia.


IL RICORDO
Quest’ultima la ricorda con commosse parole. «Ylenia non si è mai arresa alla malattia, non si lamentava mai del dolore, ha combattuto fino all’ultimo. Voleva vivere e veder cresce la figlia che amava moltissimo. Mia nipote - aggiunge Silvia, - pratica il pattinaggio e Ylenia ci teneva e ne era orgogliosa, la accompagnava volentieri in palestra e ha sempre fatto di tutto perchè seguisse questa attività. Era sempre pronta ad aiutare chi le stava accanto, a rendersi utile in qualche modo, anche con le mamme dei compagni di classe di Greta. Aveva scelto di tornare nella casa di famiglia a Terrassa, per avere attorno tutte le persone più care. Ringraziamo il dottor Pandini e le infermiere domiciliari per la professionalità e l’umanità dimostrata e credo ricambiata anche da mia sorella nonostante la sua grande sofferenza».


Le esequie di Ylenia Zanovello saranno celebrate lunedì alle 15.30 al Santuario della Beata Vergine della Misericordia, cui era molto legata e dove domani alle 18 sarà recitato il rosario di suffragio. Per espressa volontà di Ylenia le eventuali offerte al posto dei fiori saranno raccolte nelle cassette alle porte della chiesa e devolute alla clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale di Padova. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino