Cambio vita: da Pordenone all'Africa per produrre vino

Attilio Dalpiaz
PORDENONE - Qui avevano praticamente tutto: due lavori di successo, una famiglia, radici e affetti. Alle spalle della storia che si vuole raccontare stavolta, infatti, non ci...

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PORDENONE - Qui avevano praticamente tutto: due lavori di successo, una famiglia, radici e affetti. Alle spalle della storia che si vuole raccontare stavolta, infatti, non ci sono le opportunità che si sfaldano sotto ai piedi dei giovani e nemmeno una fuga polemica da un'Italia che sempre più spesso si dimentica di trattenere le sue teste pensanti. Qui quello che conta è la voglia di rimettersi in gioco a quarant'anni e di sparire dall'altra parte del mondo. Letteralmente. I protagonisti sono il pordenonese Attilio Dalpiaz, classe 1958, e la moglie Michela Sfiligoi. Oggi gestiscono la loro creatura, un'azienda vitivinicola chiamata Ayama, in Sudafrica e precisamente a Paarl, a pochi chilometri dal Capo di Buona Speranza e con la faccia rivolta verso il polo sud. Sono partiti ancora nel 2004 e oggi la loro azienda ha 20 dipendenti fissi e una rete di mercato internazionale. Ma non è tutto, perché Attilio e Michela non si sono fermati alla sola impresa commerciale. Infatti, aiutano nella stessa azienda i bambini in età da scuola materna. E nel tempo il nome Ayama (che in lingua locale significa appoggiata essendo ai piedi del Monte dei cavalli) è diventato sinonimo di come sia possibile coniugare cuore e affari...

 
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Il Gazzettino