Musica e pizze erano la sua vita, addio a Massimo l'amico di Mal

Massimo Caldironi
MONSELICE - Le mani in pasta, o meglio nell’impasto, il cuore nella musica. Massimo Caldironi ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e alle sue più grandi...

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MONSELICE - Le mani in pasta, o meglio nell’impasto, il cuore nella musica. Massimo Caldironi ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e alle sue più grandi passioni, in primis il canto, che l’ha portato a essere un’autentica celebrità locale soprattutto negli anni Ottanta. La città di Monselice piange la sua scomparsa, che è avvenuta lo scorso mercoledì a 69 anni all’ospedale di Piove di Sacco, dopo una strenua battaglia contro la malattia. Massimo era davvero molto conosciuto nella Città della Rocca, anche se negli ultimi anni si era spostato con la famiglia a Motta d’Este. 


Anzitutto i suoi concittadini avevano imparato ad amarlo come pizzaiolo. Con i genitori aveva infatti aperto la prima vera pizzeria monselicense: “La Carbonara”, situata in via Vò dei Buffi, dove oggi si trova “La Parentesi”. Il locale ha avuto molta fortuna, tanto che nella seconda metà degli anni Ottanta Massimo aveva deciso di tentare di bissare il successo aprendo una propria pizzeria al taglio in via Carrubbio, la “Pizza House”. 


L’AMICIZIA CON MAL
Era la musica, però, già in quegli anni, il vero amore di Caldironi. La sua voce, calda e suadente, aveva il potere di arrivare dritta al cuore di chi l’ascoltava. Nel 1982 un’etichetta milanese l’aveva scelto per incidere un disco, “Sogno”. Quell’esperienza l’aveva portato in tournée in Italia e in giro per l’Europa e l’aveva messo in contatto con cantanti famosi, in particolare con Mal, col quale Massimo aveva stretto un sincero rapporto di amicizia. Ma lui non si era mai montato la testa. Sempre umile e con i piedi piantati per terra, Massimo ha continuato a esibirsi anche nella sua Monselice, collaborando con vari gruppi, come gli Idles, e arrivando anche ad aprire uno studio di registrazione nel quartiere di Marco Polo, frequentatissimo dagli artisti del territorio. Si chiamava “Garage Studio” ed era diventato un vero punto di riferimento per i musicisti e i cantanti della zona. Più di recente Massimo ha anche collaborato con la Banda Città di Monselice. Umanamente Massimo ha sempre dimostrato grande disponibilità e gentilezza, riuscendo ad essere vicino ai propri amici nei momenti bui. Grandissimo quindi il cordoglio a Monselice per la sua scomparsa. 


Negli ultimi anni il 69enne ha affrontato piccole e grandi battaglie, fino al ricovero nel novembre scorso. Un percorso difficile, ma sempre con accanto l’adorata moglie Francesca, i figli Michel e Valentina, il fratello Marino e il cognato Raffaele. Il funerale questa mattina alle 10 nel duomo. 

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Il Gazzettino