Quattro nomi per l'attacco nel taccuino di Pozzo: uno forse arriva a inizio luglio. Chi resta, chi va

Udinese, Pozzo vuole rivoluzionare l'attacco
UDINE - È difficile, riteniamo impossibile, che per il 4 luglio, quando scatterà la nuova stagione, l'Udinese sia al completo. Vuoi perché quando sei...

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UDINE - È difficile, riteniamo impossibile, che per il 4 luglio, quando scatterà la nuova stagione, l'Udinese sia al completo. Vuoi perché quando sei chiamato ad allestire una rosa, il più delle volte, la fretta è cattiva consigliera; vuoi perché ci saranno altri due mesi prima che venga dichiarato lo stop alle contrattazioni. Poi c'è un altro motivo per non avere fretta: nel prossimo campionato ci saranno quattro turni prima della chiusura della finestra di mercato, per cui le riflessioni sono inevitabili. Non scordiamoci che un anno fa, nelle ultime ore delle contrattazioni, sono arrivati Samardzic, Success e soprattutto Beto, per il quale si è mosso personalmente Gino Pozzo, per centrare quello che è stato definito il miglior colpo del mercato.

I giocatori a fine corsa bianconera

Sicuramente, rispetto all'estate scorsa, c'è da fare di più. Alcuni elementi sembrano arrivati a fine corsa in casa bianconera: Deulofeu, Molina, forse anche Becao; tutti e tre hanno mercato. Tutti e tre hanno chiesto di andarsene, i primi due non sono insensibili al richiamo dei grandi club (Napoli, Juventus o Atletico Madrid), mentre la cessione di Becao, 26 anni suonati e che ha già disputato tre stagioni con l'Udinese, è dettata dalla logica; oltretutto il procuratore del brasiliano preme perché venga adeguato (e di molto) il contratto del difensore. Ma nel suo caso serve un acquirente che sia interessato, non solo a parole, al giocatore, ma in grado di impegnarsi a corrispondere alla società bianconera dai 13 ai 15 milioni, che verrebbero investiti per portare a Udine, due-tre elementi. Ovviamente anche gli introiti per le cessioni degli altri verrebbero reinvestiti, nel rispetto della politica societaria, che si è sempre rivelata tra le più oculate (e che ha ispirato anche altri club). Una politica che ha consentito di portare a Udine autentici talenti, poi trasformatisi in giocatori di rango: Amoroso, Pizarro, Iaquinta, Muntari, Felipe, Handanovic, Christian Zapata, Sanchez, Isla, Candreva, Cuadrado, Benatia, Allan, Pereyra, Muriel, aggiungiamoci pure De Paul, anche se quando è approdato a Udine non era più un ragazzino di primo pelo; oppure campioni inespressi, Bierhoff e Di Natale su tutti.

Il problema attacco, poker di nomi

Gino Pozzo dovrà mettere mano al portafoglio per migliorare il settore o comunque per evitare i rischi che possa indebolirsi se non ci sarà più Deulofeu. Ma dal cilindro di Pozzo junior più volte è uscita la magia. Questa la situazione. Beto rimarrà, è garantito: chi ha fatto un pensierino su di lui è stato costretto a correggere la rotta. Il portoghese, 11 gol in 28 gare (per nulla poche per un debuttante in serie A), è reduce da un malanno muscolare abbastanza serio, subito nella parte conclusiva della vittoriosa gara di Venezia del 10 aprile. Le sue condizioni sono in netto miglioramento, Beto sta svolgendo quasi quotidianamente la fisioterapia che gli è stata prescritta dallo staff sanitario e tecnico e con cui sovente si mantiene in contatto telefonico. Sarà regolarmente a Udine, il 4 luglio, per la ripresa dell'attività, ma è probabile che Sottil, di comune accordo con i sanitari, inizialmente non lo sottoponga a particolari carichi di lavoro e che l'attaccante non venga utilizzato nelle prime due amichevoli. Un po' quello che si è verificato un anno fa proprio a luglio con Deulofeu, che ha fatto il suo debutto stagionale il 13 agosto scorso, primo atto di Coppa Italia contro l'Ascoli, quando è entrato al 24' della ripresa per Pussetto. Poi il catalano ha letteralmente cambiato marcia e centrato una stagione davvero splendida. Accanto a Beto ci sarà Success, atleta dalle notevoli potenzialità, anche se diventa miope quando dà uno sguardo alla porta; per il resto ci dovrebbero essere due nomi nuovi, dato che Nestorovski non è stato confermato e che Pussetto difficilmente rimarrà. Dovrebbe rientrare, per fine prestito, al Watford, per candidarsi come uno dei protagonisti degli Hornets, il cui obiettivo è l'immediato ritorno in Premier. Nel taccuino di Gino Pozzo ci sono almeno quattro nomi di altrettanti attaccanti, uno dei quali potrebbe essere a Udine per il 4 luglio.

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Il Gazzettino