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CAVALLINO TREPORTI - «Chiediamo scusa a tutti: all'arbitro, alla società e a tutta la nostra comunità». Le parole sono quelle dei calciatori della formazione juniores del Calcio Treporti, pronunciate giovedì sera, alla riunione appositamente convocata dalla società per analizzare quanto accaduto nel campo del Grassaga contro il Noventa e soprattutto per commentare assieme le decisioni del giudice sportivo, che ha comminato pesantissime sanzioni alla stessa società e a tre dei suoi tesserati, uno dei quali squalificato per quattro anni, fino al 30 giugno 2027, per aver dato una manata all'arbitro, facendolo finire contro il muro dello spogliatoio e costringendolo a ricorrere al Pronto soccorso. Gli altri due calciatori sono stati fermati per sette e cinque mesi, rispettivamente fino al 31 dicembre e al 3 ottobre 2023. Scuse a parte, i contenuti del confronto, sono rimasti rigorosamente all'interno dello spogliatoio.
NESSUN RICORSO
La società però ha confermato che non ci saranno ricorsi e che il sodalizio pagherà la multa di 400 euro, accettando anche la penalizzazione dei 4 punti in classifica e la sconfitta della gara a tavolino.
IL FUTURO
Con un'ulteriore precisazione: impegnarsi ulteriormente per crescere ancora affinché episodi simili non accadano più. Da ricordare che la gara incriminata, si era trascinata in tutta tranquillità fino all'80'. Poi sul campo si è scatenato il caos, come ha ricostruito nel dispositivo del giudice sportivo della Delegazione di San Donà. Tutto sarebbe successo quando un calciatore treportino è stato espulso per somma di ammonizioni. Poco dopo la stessa sorte è toccata ad un secondo tesserato per aver insultato l'arbitro. Uguale il destino per un terzo giocatore biancorosso che oltre ad aver insultato l'arbitro gli avrebbe anche strappato dalle mani il cartellino rosso, lanciandoglielo contro. Il direttore di gara a quel punto, constatata l'impossibilità di continuare, ha concluso la partita. Il resto è avvenuto negli spogliatoi, dove un quarto giocatore del Treporti, avrebbe prima offeso e spinto l'arbitro, mandandolo al pronto soccorso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino