Calciatore muore a 18 anni per una grave malattia. Il dolore dei compagni: «Filippo, oggi giocheremo per te»

Strappato prematuramente alla vita Filippo Fregolent, giocatore dell’Asd Cavolano Calcio e allenatore dei Pulcini

Filippo Fregolent
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SACILE - «Domani ricomincio le terapie, ma ci vediamo sabato che dobbiamo vincere la partita tutti insieme». Così Filippo Fregolent aveva detto ai compagni di squadra, che erano venuti a trovarlo al Cro di Aviano, dove era ricoverato. Sabato è ormai oggi, Filippo non si vedrà in campo, ma la sua energia, quella che a diciotto anni ti fa resistere anche se la vita è appesa a un soffio,. Calciatore del Cavolano nella squadra Juniores e allenatore dei Pulcini, da un anno e mezzo combatteva con un avversario maledetto, di quelli che prendono ai fianchi e non ti lasciano fino all’ultimo respiro. È morto giovedì notte, lasciando in un profondo dolore il papà Massimo e i fratelli Ivan e Luca, e tutti i suoi compagni di squadra. Per il papà e i fratelli un altro duro colpo dopo la scomparsa nel 2020 della mamma. Filippo studiava scienze umane al Pujati di Sacile.


LA GRANDE FAMIGLIA
La Cavolano Calcio Juniores non è una squadra, è una grande famiglia. «Sono cresciuti tutti insieme, dai tempi dell’asilo fino ai diciotto anni, hanno sempre condiviso tutto. Compagni di gioco sì, ma soprattutto migliori amici» racconta Stefano Buriola, responsabile del settore giovanile. 


LA PARTITA


«Inizialmente pensavamo di sospendere tutte le partite, ma il papà di Filippo, accompagnatore della squadra, ci ha chiesto di giocare per lui. E così faremo. Oggi alle 18 scenderemo in campo per la partita contro lo Spilimbergo. Ci siamo già preparati con le maglie commemorative. I Pulcini, squadra che lui alleva, entreranno in campo con i giocatori, poi ci sarà un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio». Giocheremo con lo stesso entusiasmo, con la stessa determinazione, ma soprattutto con la stessa solarità di Filippo. Nemmeno la malattia era riuscita a spegnergli quel sorriso, sempre stampato sulle labbra. Nell’aprile dell’anno scorso un forte dolore alla schiena l’aveva portato a scoprire la grave malattia, che non gli ha lasciato tregua. «Verso settembre aveva cominciato a seguire i Pulcini. Faceva da aiuto mister». Un grande spirito di volontà, non si arrendeva facilmente. Nonostante tutto «voleva anche rimettersi in sesto con il fisico, che a causa delle terapie era debilitato». Massimo cordoglio è stato espresso dai compagni di squadra e dai genitori dei ragazzi, da sempre vicini a Filippo. «Lo ricordano come un fratello, con cui hanno condiviso pomeriggi di studio, pranzi e momenti di gioco. Il papà fa di mestiere il muratore e per il suo lavoro era spesso via di casa. A prendersi cura di Filippo erano gli amici di calcio». Domenica il rosario alle 19.00 in chiesa a Cavolano. I funerali saranno celebrati lunedì 11 dicembre alle 15.00 nella chiesa S. Lorenzo Martire del paese. La famiglia ha chiesto di non omaggiare Filippo con fiori, ma con eventuali offerte che saranno devolute all’Asd Cavolano Calcio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino