Scalata a 50 cime, una per ogni anno di vita del Club alpino Val Comelico

L'evento per i cinquant'anni di vita del Club Alpino sezione Val Comelico in agenda per domenica
SANTO STEFANO DI CADORE - La sezione Val Comelico del Club alpino italiano taglia il traguardo del mezzo secolo di attività e per celebrare l’importante tappa...

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SANTO STEFANO DI CADORE - La sezione Val Comelico del Club alpino italiano taglia il traguardo del mezzo secolo di attività e per celebrare l’importante tappa dopodomani, domenica, si terrà la salita in contemporanea di ben cinquanta vette comeliane. In sostanza: una per ogni anno di preziosa presenza. Si tratta di un evento diffuso che legherà tutte montagne del Comelico: dal gruppo del Popèra-Ajarnola a quello delle Terze-Brentoni-Crissin, dalle Crode dei Longerin al gruppo del Rinaldo, dal Quaternà a tutta la cresta di confine, con la Pitturina e Palombino, e la cresta di Visdende fino al Peralba. In caso di maltempo si andrà al 16 agosto.

IL RUOLO DEL CLUB
«Si tratta di un’iniziativa coinvolgente – spiega il presidente, Gianluigi Topran d’Agata –. Cinquanta cime, una per ogni anno di vita della sezione del locale Cai che, nel territorio dei comuni di Comelico Superiore, Danta, San Nicolò, San Pietro e Santo Stefano, gestisce la manutenzione e la segnaletica di oltre 350 chilometri di sentieri segnavia Cai. Un evento cui abbiamo invitato i nostri soci e quelli delle sezioni centrocadorine e bellunesi, oltre a tutti gli appassionati della montagna. Ci saranno anche molti ragazzi dell’alpinismo giovanile». Nei giorni scorsi erano rimaste ben poche disponibilità: in molti, infatti, hanno aderito alla proposta, comunicando al direttivo della sezione (caivalcomelico@gmail.com) la cima scelta, con il nome del capocordata e dei partecipanti, provenienti anche, per esempio, da Padova e Gemona, mentre altri soci ed appassionati sono attesi. L’iniziativa non comporta alcun assembramento, ma solo piccoli gruppi con massimo dieci soci. 
L’AUGURIO TUTTI ASSIEME
«L’obiettivo – continua il presidente – è quello di salire in contemporanea le cinquanta cime, ce ne sono di facili e di impegnative, con vie di arrampicata di tutto rispetto. L’impegno è di essere tutti in vetta entro le 11, quando l’augurio contemporaneo per il mezzo secolo verrà video e fotoripreso». Il sodalizio è nato nel 1970 per iniziativa di alcuni appassionati staccatisi dalla storica sezione “Cadore” di Auronzo per far conoscere ed apprezzare al meglio le caratteristiche ambientali e naturalistiche della vallata. I primi passi sono stati compiuti grazie ai 113 soci fondatori, che hanno gettato le basi di una lunga attività articolatasi in varie iniziative, con decine di chilometri di sentieri ripuliti e segnati, migliaia di cartine e varie pubblicazioni che per la prima volta hanno dato la percezione dei numeri e dei percorsi del comprensorio, delle escursioni e delle gite.
VOGLIA DI RIPARTIRE

«All’iniziativa pensata per il cinquantesimo della sezione – conclude Gianluigi Topran d’Agata – occorre, in questo particolare momento, dare anche un altro significato: quello di ripartire, riprendere il cammino, risalire i sentieri, scalare le vette, condividere la fatica, la solidarietà e il ringraziamento”. Comunque, tutti possono ancora partecipare, aggregandosi ad una delle cordate già segnalate.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino