Tutto pronto: riapre il caffè Manin, ma senza dehors

Ieri gli ultimi ritocchi pronto il plateatico esterno: oggi il caffè. Rilevato da un imprenditore trevigiano

Tutto pronto: riapre il caffè Manin, ma senza dehors
BELLUNO - Oggi dovrebbe essere il giorno giusto: riapre il caffè Manin. Ieri sul plateatico di fronte al locale era tutto pronto, le sedie i tavoli e gli ombrelloni...

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BELLUNO - Oggi dovrebbe essere il giorno giusto: riapre il caffè Manin. Ieri sul plateatico di fronte al locale era tutto pronto, le sedie i tavoli e gli ombrelloni bianchi. All'interno le luci e gli operai al lavoro per gli ultimi ritocchi. Quando si entra e si chiede loro la data di apertura la risposta è sicura: «Domani il bar sarà operativo». «Sono contento se aprono è veramente una bella cosa», dice il vicesindaco Paolo Gamba, che ha seguito fin dall'inizio la vicenda. Dopo mesi in cui sembrava sempre la volta buona («per Natale», «per Pasqua» e poco tempo fa l'annuncio imminente «per il 25 aprile») le porte finalmente si riapriranno. Il locale è completamente rinnovato mantenendo però, la tradizione. Le difficoltà che ci sono state in queste ultime settimane che hanno comportato lo slittamento dell'apertura vanno dal reperimento del personale a quello dei mobili che hanno tardato ad arrivare. Ma ormai è passato: da oggi potrà essere ripristinata la tradizione de caffè al Manin.


LA STORIA
Dietro la riapertura c'è un giovane imprenditore trevigiano che si è innamorato del locale. Lui è Hicham, 32 anni di origine marocchina, della ditta edile Zetta srl, che ha effettuato i lavori nel locale. Svolgendo il suo lavoro (fa locali nel Veneziano, Venezia e Treviso e li consegna chiavi in mano ndr) si è innamorato del Manin. «Mi ha affascinato la storia di questa pasticceria - aveva spiegato -. Poi quando eravamo lì passavano tante persone chiedendoci quando aprite e mi sono sentito di impegnami in questa sfida». «Riapriremo non solo come bar, ma anche come pasticceria e gelateria, come era una volta: la tradizione è conservata», ha sempre assicurato il nuovo titolare. Parlava anche di una inaugurazione in grande stile, ma al momento non ci sono notizie.


IL DEHORS


La questione dehors sta tenendo impegnato non poco il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Paolo Gamba, alle prese con i vari passaggi e richieste alla Soprintendenza per le strutture della piazza. E infatti alla notizia del Manin che riapre con gli ombrelloni bianchi sorride: «Non fanno il dehors per il momento». Quello dei dehor, del riordino della piazza, è un progetto di cui si parla da anni: riordinare il colpo d'occhio su piazza dei Martiri e non solo, rendendo omogenee e possibilmente uguali le coperture delle terrazze esterne. Vanno seguite le linee guida della Sovrintendenza. Quello del Manin avrebbe dovuto fare scuola, ma per ora la proprietà ha rinunciato al progetto. L'esempio a cui tutti dovanno uniformarsi sarà quindi quello dell'Osteria al Bocia, che è in fase di elaborazione. «Sarà realizzato sulle linee guida della Sovrintendenza, ma sto ancora attendendo di incontrare il sovrintendente».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino