Caffè Borsa, nuova tornata di offerte: Borsari ritenta contro un altro concorrente

LOCALE DEL CENTRO Il Caffè Borsa è il simbolo degli antichi locali della città
ROVIGO Un duello per la gestione del caffè più simbolico della città. Sono due gli imprenditori che hanno deciso di partecipare al bando nella seconda gara...

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ROVIGO Un duello per la gestione del caffè più simbolico della città. Sono due gli imprenditori che hanno deciso di partecipare al bando nella seconda gara per la locazione del Caffè Borsa indetta dalla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, proprietaria dell’immobile. A ritentare la corsa per lo storico locale di piazza Garibaldi è infatti il colosso dei panettoni di Badia Polesine Borsari e la società che gestisce il Corsopolitan, locale della città che vede tra i soci l’ex consigliere azzurro Giacomo Sguotti. 


Il termine per la presentazione delle proposte è scaduto venerdì. Dopo la mancata aggiudicazione della prima gara, a causa dell’invalidità delle manifestazioni d’interesse presentate, la giunta camerale, a fine marzo, aveva dato il via al nuovo bando, per una durata di 6 anni, rinnovabili tacitamente per altrettanti. 


IN CORSA
Hanno pertanto deciso di partecipare nuovamente alla gara il colosso di Badia Polesine Borsari e il Corsopolitan. La terza società in corsa per il primo bando, ossia gli attuali gestori del Canevone e del Inki Sushi, ha invece deciso di non ritentare la corsa per l’affitto del locale. 
Entro due settimane, la Camera di Commercio, una volta lette le proposte e le offerte ricevute, annuncerà il nome del futuro gestore, fino a poche settimane in capo dalla società di ceramiche e porcellane Thun che era subentrata alla gestione ventennale di Lorenzo Paparella, storico ex imprenditore fondatore di pub rinomati come Jonas e Moby Dick. Sul possibile arrivo in città di Borsari, già presente a Badia Polesine con l’Emporio omonimo, caffè e rivendita di prodotti dolciari, e con all’attivo pasticcerie e negozi in altre città italiane, si era espressa anche l’Amministrazione comunale.
«Sarebbe senz’altro positivo ospitare in centro il marchio Borsari, attrazione di cui potrebbero beneficiare anche le altre attività presenti intorno alle piazze» aveva spiegato l’assessore al Commercio Patrizio Bernardinello. 


BORSARI RITENTA
L’amministratore delegato della società Andrea Muzzi si era infatti presentato all’Amministrazione, spiegando l’intenzione, se ovviamente l’aggiudicazione fosse andata a buon fine, di realizzare un plateatico esterno, strutture che, come stiamo vedendo in tempi di pandemia, sono una vera e propria boccata di ossigeno per i locali. Per quanto riguarda, invece, gli spazi interni, eventuali interventi non potranno stravolgere più di tanto i locale. Il Caffè Borsa è stato infatti dichiarato di interesse culturale, è dunque un immobile sotto la tutela delle Belle Arti. Il locale ha una storia consolidata ed ha segnato per decenni la vita sociale della comunità rodigina, gli interni spaziosi e luminosi sono stati, tra l’altro, rinnovati recentemente. 
«Il Borsa rappresenta un punto di riferimento della città di Rovigo – si legge nel bando della Camera di Commercio. Da ritrovo dei mediatori nel giorno di mercato, a salotto della città, senza però mai perdere la propria identità. Le colonne portanti interne con rappresentazioni su bronzo e formelle smaltate in maiolica rappresentano un tratto della storia del locale”. 


Così come richiesto dal bando, nei predetti locali potrà essere prevalentemente esercitata l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, nello specifico attività di bar e preparazione e somministrazione pasti veloci. Concessa, come complementare, anche l’attività di commercio all’interno dei locali. 
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Il Gazzettino