Cafc: 52 milioni euro il fatturato, 7 milioni utile e un nuovo presidente

Da sinistra Eddi Gomboso e Salvatore Benigno
UDINE - Il Cafc chiude il 2016 con un fatturato di 52 milioni di euro e si sfioreranno i 60 milioni nel 2017; 7 milioni l'utile. Cambio ai vertici: il presidente uscente...

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UDINE - Il Cafc chiude il 2016 con un fatturato di 52 milioni di euro e si sfioreranno i 60 milioni nel 2017; 7 milioni l'utile. Cambio ai vertici: il presidente uscente Eddi Gomboso cede all'ex sindaco di Latisana, Salvatore Benigno.

Si punta sulla strategia della continuità: oltre alla scelta della permanenza del presidente uscente Gomboso, il Cda vede l'ingresso di Aurelia Bubisutti, Giovanni Valle che è rappresentante della montagna e Bruna Flora, riconfermata.

L'Autorità d'ambito
Gomboso sottolinea come l'Autorità d'ambito abbia salvaguardato, nel 2009, 6 gestori: Cid di Colloredo di Monte Albano, Cafc, Poiana, Amga, Consorzio depurazione Laguna/Cdl e Carniacque. «In questo periodo si è provveduto a una semplificazione delle presenze dei gestori arrivando all'incorporazione di Cid, Cdl nel 2010, Amga nel 2014, e Carniacque il primo gennaio 2017» dice Gomboso.

Fatturato e utile 
Cafc presenta nel 2016 un fatturato di 52 milioni di euro e si appresta a tagliare il traguardo del 2017, con 60 milioni di euro: crescita costante dal 2009, con 30 milioni di euro, passando a 40 milioni nel 2013 fino ai 47 milioni di euro nel 2014. Si chiude il bilancio 2016 con un utile di 7 milioni 120 mila euro che saranno reinvestiti, rispetto ai 5 milioni 500 mila euro del 2015, ai 3 milioni 900 del 2013 e al milione 300 mila euro del 2009. Tutti gli utili dal 2009 sono stati impiegati per investimenti.

Gli investimenti 
Sul fronte investimenti (nelle tabelle) ammontano a 17 milioni nel 2016 rispetto agli 11 milioni e 500 mila euro del 2015, anche in questo caso con un trend in costante crescita: nel 2009 gli investimenti erano pari a 7 milioni di euro, 10 milioni nel 2012 e 13 milioni nel 2013. Gli investimenti pro capite nel 2016, al netto dell'operazione Cornappo, pari a 1 milione 800 mila euro, risultano essere di 35,8 euro ad abitante (erano 18,3 nel 2013). Proseguiranno le opere per 22 milioni di euro l'anno.
 
Il personale e gli impianti 
Attualmente l'organico in forza a Cafc, a seguito della fusione di Carniacque, è pari a 262 persone. La seconda voce di bilancio, dopo il costo del personale, è il consumo di energia elettrica per la cui riduzione Cafc lavora da anni, ottenendo risultati attestati dai numeri: il consumo dell'energia della rete acquedottistica risulta essere la metà di quella italiana e il consumo dell'energia della rete fognaria si attesta a circa 1/5 di quella registrata a livello nazionale.


La lunghezza della rete acquedottistica è di 5mila 982 chilometri, mentre la lunghezza della rete fognaria è di 3mila 960 chilometri. Gli attuali clienti Cafc ammontano a 172mila 738 utenti. Gli impianti complessivi sono 2mila 303 di cui 585 impianti di distribuzione, 539 di depurazione e 427 impianti di fognatura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino