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CAERANO - Giorgia Nicole guarda il feretro del marito con occhi gonfi e pieni di dolore. I figli, di 4 e 2 anni, chiedono sempre del padre, mentre il bimbo più grande e il nonno, papà di Andrea Soligo, tengono in mano un cartellone: una scritta, “papà ti amiamo”, circondata da foto che ritraggono il 25enne, vittima di un incidente sul lavoro, assieme ai figli e alla moglie Giorgia nei momenti spensierati. Sono iniziati così i funerali dell’elettricista, con attimi strazianti, come il pianto della figlia minore, quando la bara entrava in chiesa.
LA DEDICA
«Ai bambini manchi tremendamente e ognuno di loro ha qualcosa di te. Colmano il grande vuoto salutandoti ogni giorno guardando il cielo e abbracciando il maglione che profuma di te. Ti prometto che parlerò sempre di te e dell’amore che hai saputo dare loro. Giuro anche che non gli farò mancare nulla, insieme ai tuoi genitori e a tuo fratello Alessandro». Una lunga lettera di amore e di addio quella della moglie di Soligo, morto dopo una caduta da una scala mentre faceva lavori di manutenzione in una ditta esterna a Tezze sul Brenta. «Ripercorro tutti gli 8 anni meravigliosi che la vita ci ha concesso, troppo pochi. Mai avrei pensato che la vita mi potesse regalare un uomo così perfetto. Mi hai salvata e sollevata ogni giorno. Mi mancherà sentirti brontolare perché al mattino non trovi i calzini, perché volevi mangiare la pizza ogni due giorni o perché non volevo che bevessi così tanta Coca Cola. Eri semplice, genuino, meraviglioso. Vivevi per la tua famiglia e noi per te». Erano centinaia le persone presenti alla cerimonia nella chiesa di Caerano, paese dove Andrea era cresciuto e si era sposato. Tra questi anche il sindaco Gianni Precoma assieme a Cristina Andretta, sindaco di Vedelago, comune in cui il 25enne si era trasferito da alcuni anni. Non sono mancati neanche i genitori di Mattia Battistetti, altra giovane vittima sul lavoro, che si sono detti a disposizione della famiglia.
L’OMELIA
A celebrare i funerali don Roberto Stradiotto, parroco di Caerano, assieme a don Antonio Martignago, di Vedelago, che ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Andrea: «Rimarrà dentro le vostre vite e vi accompagnerà sempre come un angelo custode speciale» ha detto.
Il Gazzettino