Caduto prendendo le ciliegie, morto a 82 anni Girolamo. Creò i “giardini” di Forcate

Girolamo Fabris
FONTANAFREDDA - Girolamo Fabris non ce l'ha fatta. Le ferite riportate martedì pomeriggio a seguito della caduta dalla scala utilizzata per raccogliere alcune...

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FONTANAFREDDA - Girolamo Fabris non ce l'ha fatta. Le ferite riportate martedì pomeriggio a seguito della caduta dalla scala utilizzata per raccogliere alcune ciliegie erano troppo gravi. Così per l'ottantaduenne di Forcate, agricoltore in pensione, non c'è stato nulla da fare. Le sue condizioni erano apparse gravissime già ai soccorritori intervenuti nel giro di pochi minuti in via Marconi, a Forcate, poco dopo le 15. Fabris era caduto da una altezza di poco più di due metri riportando un gravissimo trauma toracico che aveva lesionato in modo irreparabile gli organi interni. A trovarlo era stata la moglie Rosa Pia, insospettitasi del tempo eccessivo che il marito stava impiegando per raccogliere un po' di ciliegie.


Nonostante l'età conferma la famiglia era sicuro nei movimenti. Non vedendolo tornare la moglie è andata a verificare, trovando però il marito steso a terra. Ha chiamato il figlio Paolo, in quel momento assente. Subito sono stati chiamati anche i soccorsi. Sul posto l'ambulanza e l'elicottero del 118, «arrivati davvero in pochissimi minuti» sottolineano i famigliari. Viste le condizioni, è stato intubato direttamente sul posto ed elitrasportato al Santa Maria della Misericordia di Udine, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Le lesioni riportate erano molto gravi e intorno alle 22 è spirato.

Girolamo Fabris, nato nel 1938, lascia la moglie, i figli Paolo, Gianni e Gigliola e sette nipoti. Le esequie verranno celebrate nella chiesa parrocchiale del Santissimo Redentore a Villadolt Quartiere Satellite. La data verrà fissata non appena ci sarà il nulla osta da parte dell'autorità giudiziaria. Il giorno prima del funerale verrà recitato il Santo Rosario.
PIONIERE

«Era una persona sempre protagonista, un agricoltore, un professionista, sempre attento, dedito in modo competente alla sua passione, quella di coltivare la terra». Così don Giorgio Santin ricorda Fabris, la cui famiglia arrivò a Forcate nel novembre del 1954. Proprio Girolamo e il fratello Giovanni Battista raccontano l'arrivo della loro famiglia, originaria di Sandrigo di Vicenza, nel libro Forcate, da arida brughiera a campi coltivati: i protagonisti raccontano, volume della Pro Fontanafredda e pubblicato nel 2004 in occasione dei 50 anni dall'arrivo delle prime 29 famiglie che si insediarono nei terreni di Forcate, gestiti dall'Ente Nazionale per le Tre Venezie, pronti per essere trasformati in quello che oggi viene considerato un vero e proprio giardino. Girolamo e Giobatta raccontano il loro arrivo. Non tutta la famiglia, in tutto 14 tra fratelli e sorelle, si trasferì subito. I primi furono proprio Giovanni Battista, Girolamo, il fratello Luigi con la zia Carolina. Pian piano altri fratelli si unirono e si appassionarono a questa terra al motto del padre No sta aver paura, che anca qua è come Vicenza. Basta lavorare bene il terreno e i raccolti vengono normali. Come ricordava Girolamo «c'era il deserto qua... da casa nostra vedevamo gli aerei decollare, atterrare e correre sulla pista». Da allora, grande passione, lavoro e lungimiranza imprenditoriale l'hanno completamente trasformata.
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Il Gazzettino