PADOVA - É avvolta nel mistero la morte di un'anziana deceduta ad un mese di distanza dall'incidente in cui era incappata a bordo del pulmino del centro diurno...
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IL FATTO É il pomeriggio del 2 aprile scorso quando la figlia dell'anziana viene contattata al telefono dalla conducente del pulmino di Casetta Altichiero. Apprende che poco prima la mamma, sprovvista di cinture di sicurezza, era caduta all'interno del mezzo di trasporto a causa di una brusca frenata dell'autista, impegnata ad evitare un incidente con un'altra vettura. Si precipita a casa dell'85enne e la trova con un vistoso ematoma alla caviglia sinistra. Due giorni più tardi il medico di base consiglia una radiografia diagnosticando una sospetta lesione. Si scopre così che l'anziana lamenta una frattura mediafisaria del perone sinistro. Al pronto soccorso le viene applicata una doccia gessata, con prognosi di guarigione di un mese. Le condizioni dell'anziana continuano però a peggiorare: le dita del piede sono cianotiche e il gonfiore aumenta a dismisura. Il 28 aprile i figli dell'anziana chiamano il 118: l'anziana finisce al pronto soccorso del Sant'Antonio in area rossa. Viene riscontrata un'infezione che ha intaccato gli organi interni. Nella stessa giornata Maria Antonietta Giacon viene trasferita in geriatria a Piove di Sacco per mancanza di letti. É qui che muore sei giorni dopo. I figli vogliono capire cos'è accaduto.
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Il Gazzettino