Cade per strada e fa causa al Comune: chiede 16mila euro ma alla fine ci rimette

Cade per strada e fa causa al Comune: chiede 16mila euro ma alla fine ci rimette
MORSANO - Perde la causa contro il Comune, anche in Appello, ed è costretto a risarcire l'ente delle spese di lite. Le tesi difensive del comune di Morsano,...

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MORSANO - Perde la causa contro il Comune, anche in Appello, ed è costretto a risarcire l'ente delle spese di lite. Le tesi difensive del comune di Morsano, assistito dall'avvocato Marco Di Benedetto, sono state pienamente accolte dal Tribunale di Pordenone (giudice monocratico Piero Lenaza), che con sentenza depositata il 13 agosto ha rigettato l'appello proposto da Giuseppe Bianchi assistito dal legale di fiducia Giuseppe Bavaresco. 


L'INCIDENTE
Secondo la ricostruzione dinamica dell'incidente, Bianchi sosteneva che, mentre camminava insieme alla moglie lungo il percorso ciclo-pedonale di via Feletti, era inciampato sui divisori stradali. Era quindi scivolato e caduto rovinosamente a terra battendo il volto. Un fatto addebitabile ad una combinazione di fattori, in particolare al mancato funzionamento di un palo dell'illuminazione pubblica e al manto stradale reso scivoloso dalle precipitazioni atmosferiche. Quindi per causa da addebitare all'ente proprietario: il Comune. Dapprima il giudice di pace poi (in secondo grado) il Tribunale hanno ritenuto infondata la pretesa di Bianchi, rilevando nella fattispecie «la sussistenza del caso fortuito, integrato dalla condotta distratta e impudente del danneggiato». L'uomo è stato conseguentemente condannato alla rifusione delle spese di lite. La vicenda risale alla serata del 5 febbraio 2014. Erano appena stati rimossi i sigilli al cantiere di via Feletti, luogo in cui a dicembre 2013 si era verificato un infortunio mortale. Accanto al cantiere, lungo la pista ciclabile chiusa dal Comune con barriere in plastica, era caduto Bianchi. I blocchi di plastica servivano a impedire il passaggio delle auto. L'uomo, secondo il suo racconto, stava rientrando a casa e la ciclabile era piena d'acqua. Schivando le pozze era inciampato su uno di quegli ostacoli: non c'erano né segnali né luce. Aveva, quindi, battuto la faccia a terra riportando una serie tra ferite e contusioni. Da lì, attraverso l'avvocato Bavaresco, aveva inoltrato al Comune richiesta dei danni patiti.

I DANNI RICHIESTI

Il preventivo delle spese mediche era di 3mila e 480 euro. Il Municipio, a quel punto, aveva comunicato il sinistro alla compagnia assicuratrice. Qualche mese dopo, lo studio legale Bavaresco aveva invitato il Comune alla negoziazione assistita, con richiesta di ulteriore danno per 16mila e 200 euro «per il disagio patito». L'assicurazione, però, si era detta non interessata a raggiungere un accordo. Costituendosi in giudizio, il Comune aveva deciso a quel punto di resistere. La vicenda si è conclusa nei giorni scorsi: Bianchi è stato condannato alla refusione delle spese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino