Bar abusivo dentro il campo nomadi attrezzato con ogni comfort

L'ultimo campo nomadi esistente a Cadoneghe
CADONEGHE - Un bar abusivo al campo nomadi di via Matteotti. L'hanno scoperto, ieri mattina durante un controllo, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale,...

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CADONEGHE - Un bar abusivo al campo nomadi di via Matteotti. L'hanno scoperto, ieri mattina durante un controllo, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale, all'interno del campo occupato da alcuni Sinti, l'ultimo insediamento abusivo rimasto sul territorio. Al loro arrivo le forze dell'ordine non hanno potuto non notare, bella in vista, la struttura ricreativa attrezzata di tutto punto e a beneficio degli ospiti del campo. Un luogo comodo dove ritrovarsi per bere, giocare a carte, e conversare amabilmente. «Tutto completamente abusivo, come del resto l'intero insediamento, composto da sei strutture fisse, adibite ad abitazioni e servizi igienici, costruite negli anni in un terreno agricolo, senza ombra di permessi ha detto il sindaco Marco Schiesaro - e sembra impossibile, però nessuna prima di oggi, prima del nostro arrivo, si è mai accorto di nulla o, se si è accorto, ha preferito girarsi dall'altra parte». A fotografare lo stato attuale del campo sono stati gli agenti della Polizia locale insieme ai carabinieri, entrati al campo nomadi per svolgere un controllo delle residenze anagrafiche e per tenere monitorata la situazione di illegalità che perdura da anni, e che si è intensificata in tempi recenti.

IL PARCO MEZZI Oltre alle sei strutture fisse, nel campo risultavano presenti 9 automobili, 6 roulotte, 2 camper e 2 autocarri: le ulteriori verifiche svolte sulla proprietà di questi automezzi sono ancora in corso da parte degli agenti, che invieranno alla Procura della Repubblica una relazione sugli abusi edilizi riscontrati. «Il nostro obiettivo rimane smantellare anche quel campo aggiunge il sindaco Schiesaro ripristinando definitivamente la legalità, come già abbiamo fatto per l'ex insediamento di via Frattina. Infrangere la legge non è mai accettabile, a maggior ragione in casi come questo, ove alcuni residenti del campo dichiarano redditi tra i 50 e i 90mila euro annui: non c'è quindi neppure la scusa della povertà e del bisogno, nonostante poi troviamo le stesse persone in prima fila quando c'è da chiedere un aiuto al Comune. Questa situazione di assoluta ingiustizia è stata purtroppo tollerata per molti anni, fino ad assumere le attuali dimensioni, decisamente fuori controllo. Ma la tolleranza è finita da un pezzo». A giugno dell'anno scorso è stato smantellato il campo nomadi di via Frattina, dopo 16 anni di insediamento abusivo. E magari, come abbiamo potuto accertare, sono anche stati dati aiuti sociali ed economici a persone che in realtà non ne hanno bisogno. Come abbiamo promesso fin dal nostro insediamento, a Cadoneghe le regole valgono per tutti e non esistono eccezioni per rom, sinti o camminanti. In via Frattina abbiamo fatto pulizia e ora tocca al campo di via Matteotti. L'intervento di oggi (ieri, ndr) ha dimostrato che nel nostro Comune non ci sono zone franche dove la legalità è sospesa. Riguardo il campo in questione, confermiamo la nostra volontà di svuotarlo. L'allestimento del bar in barba alle disposizioni anti Covid è un fatto grave in questo momento difficile legato all'emergenza sanitaria. La nostra attenzione resta altissima e chi commette illeciti non la passa liscia. La legge è uguale per tutti e tutti i cittadini sono tenuti a rispettarla, senza differenze di nazionalità, religione o etnia».

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Il Gazzettino