Uomo trovato morto nel porto di Trieste: potrebbe essere il fotografo Cecere

Guido Cecere
PORDENONE/TRIESTE - Dopo l'allarme lanciato da un diportista nei pressi della vecchia diga a Trieste, il cadavere di un uomo è stato ripescato dei fondali marini. Sulla...

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PORDENONE/TRIESTE - Dopo l'allarme lanciato da un diportista nei pressi della vecchia diga a Trieste, il cadavere di un uomo è stato ripescato dei fondali marini. Sulla sua identità non c'è ancora la certezza matematica, poiché il riconoscimento ufficiale da parte di parenti più stretti previsto dalla legge, avverrà soltanto domani mattina, ma le speranza che non si tratti del grande fotografo pordenonese, che ha segnato la storia della cultura e della creatività cittadina, è quasi pari a zero. Guido Cecere, 72 anni, mancava da casa da tre giorni, e stando a quanto si è appreso dalla capitaneria di porto, il corpo privo di vita ripescato ieri dal mare, nei pressi delle diga vecchia, a 20 metri di profondità, si trovava in quel punto almeno da due giorni. Nel giro di poche ore la notizia si è diffusa, creando sconcerto e sconforto tra i tanti che lo stimavano sia come artista e docente, sia come uomo,  definito da tutti un gran signore, un uomo d'altri tempi, capace, rispettoso e grande comunicatore. E subito sul suo profilo Facebook molti amici hanno voluto mandargli un incredulo saluto. Sposato con Milena Claretti, insegnante alla Lozer, Cecere lascia nel dolore la figlia Elena e anche l'ex moglie Annamaria Olivieri, con la quale aveva mantenuto un ottimo rapporto.

GLI STUDINato a Bari nel 1947 Bari, dopo gli studi classici ha frequentato il corso superiore speciale di Arte grafica a Urbino dove è stato allievo di Albe Steiner e Michele Provinciali, diplomandosi nel 1971. Lo stesso anno è stato ammesso a frequentare il corso di specializzazione in fotografia creativa al London college of printing dove, allievo di George Lewinski, si è diplomato nel 1972. Da allora si è dedicato alla fotografia e alla comunicazione e dall' 1984 a quest'attività ha affiancato quella didattica, insegnando fotografia prima all'Isia di Urbino, poi all'Accademia di Belle arti di Venezia e poi l'Isia Roma Design (Corso di Pordenone). Faceva parte del comitato scientifico del Museo Alinari di Firenze, promuoveva iniziative culturali legate alla fotografia collaborando, fra gli altri, con Cinemazero, Galleria Sagittaria, Galleria Spazzapan, Galleria 2 Piani, Trieste Fotografia, Orvieto Fotografia, Magnus, Electa, Gribaudo, Fabbri, De Agostini, Giunti, Punto Marte e Silvana editori, nonché con editori stranieri.
I CALENDARIHa pubblicato dodici libri e ben sessanta calendari (l'ultimo nel 2019), vincendo il premio per il miglior fotocalendario europeo alla Fiera del libro di Francoforte. I suoi calendari, il primo dei quali risalente al 1976 per la ceramica Dolomite e Idealstandard sono rimasti nel cuore di molti ed erano richiesti in tutta Italia. 

LE MOSTRE E I PREMIInoltre è stato protagonista di 35 personali in Italia e all'estero e ha curato una cinquantina di eventi di fotografia, molti dei quali alla Casa dello studente, e l'ultimo in ordine di tempo a palazzo Ricchieri sul fotografo Missinato: una rassegna poi trasferita alla Bastia di Torre. Collaborava da sempre con Pordenonelegge, dove presentava gli incontri con i grandi fotografi e proprio nei giorni scorsi stava organizzando l'evento con protagonista il maestro Ferdinando Scian, in programma nella prossima edizione di settembre. Nel 2006 gli è stato assegnato il Premio San Marco per l'attività culturale svolta. E nel 2009 il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia del Craf.
A.S. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino