Spaventato da un Border Collie, cacciatore lo uccide a fucilate

Adamas
SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) - Spaventato dall’improvvisa “apparizione” di un cane che non conosceva, un Border Collie, un cacciatore gli ha sparato due colpi di fucile e...

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SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) - Spaventato dall’improvvisa “apparizione” di un cane che non conosceva, un Border Collie, un cacciatore gli ha sparato due colpi di fucile e l’ha ucciso. È successo a San Daniele del Friuli, nella località del “Tiro a segno”, dove il 51enne, del posto, stava cacciando.








A un certo punto ha visto il Border Collie, "Adamas" venire verso di lui e, spaventato, ha mirato e lo ferito a morte. Il padrone della bestiola, un 50enne della zona, ha chiamato i carabinieri che hanno identificato il responsabile. L’uomo è stato denunciato a piede libero per aver causato la morte del cane.



A raccontare la triste vicenda è Berin Lepic, il padrone della povera bestiola, a nome di tutta la sua famiglia. «Un fatto orribile. Mio padre stava passeggiando con Adamas, un border collie di due anni e mezzo, bianco e blue, nei campi vicino a casa nostra. Era su un sentiero che si apriva in una radura, Adamas pochi metri davanti a lui, quando ha sentito uno sparo, seguito dai gemiti disperati del nostro piccolo. Ha iniziato a correre verso di lui, e ha visto un cacciatore che stava puntando il fucile, a distanza ravvicinata. Mio padre, disperato, gli ha urlato di fermarsi, ma questo ha sparato un secondo colpo, finendo il nostro cucciolo. Mio padre disperato si è buttato in ginocchio cercando di capire se Adamas fosse ancora vivo, mentre il cacciatore si è rimesso il fucile in spalle e ha iniziato ad andare via come se nulla fosse.



Allora mio padre gli è corso dietro, chiedendogli perchè l'avesse fatto, e per tutta risposta quel cacciatore gli ha urlato "ma vaff...!" continuando ad allontanarsi. Mio padre disperato ha chiamato me e mio fratello, perchè intervenissimo in soccorso e chiamassimo i carabinieri. Siamo saliti in auto e nel giro di due minuti eravamo sul posto. Avevo ancora le pantofole addosso, non avevo nemmeno messo un paio di scarpe.



Io e mio fratello ci siamo messi di fronte al cacciatore, dicendogli che non poteva andarsene finchè non fossero arrivati i carabinieri. Questo, col fucile ancora chiuso sulle spalle, ha fatto il gesto di imbracciarlo, guardando nella mia direzione. Ho quindi chiamato i carabinieri, scoppiando a piangere al telefono, che sono arrivati dopo pochi minuti. Quando abbiamo chiesto il perchè di questo assurdo gesto al cacciatore lui ha detto che il cane l'aveva aggredito.



Quella sera siamo andati a Martignacco, presso il presidio di Martignacco, e abbiamo denunciato l'accaduto. Un'ora dopo stavamo seppellendo il nostro adorato Adamas, insieme ai suoi giocattoli preferiti. La sua cuccia e il suo cibo sono stati donati al Centro Cinofilo Lupo Nero di Fagagna questa mattina». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino