PONTE NELLE ALPI - Entra nella sua casa e si sente dire dal ladro, che è tranquillamente all'interno: «Vai via». Una vicenda che potrebbe apparire...
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LA TESTIMONIANZA
«Erano le 20 di mercoledì sera - racconta Adriano Filippin - quando dopo aver fatto una telefonata sono salito al piano di sopra da mio figlio. Mi sono trattenuto solo una mezzora e poi sono sceso a casa mia. Ho aperto la porta e mi sono accorto che nel reparto notte c'era la luce accesa. Allora ho aperto la porta del corridoio: l'ho visto. Lui ha bloccato la porta dall'altra parte e mi ha urlato di andarmene via, con un accento dell'Europa dell'est. Spingeva per chiudere e io spingevo per aprire». Dopo qualche secondo di lotta con il ladro alla porta, il pensionato, che è rimasto vedovo da appena un anno, sale per chiedere aiuto al figlio. Intanto il malvivente esce di corsa e sale sulla vettura di colore scuro, parcheggiata fuori. A bordo il complice che lo aspettava, con il motore acceso e il baule dell'auto aperto: forse era pronto per il carico, ma molto più probabilmente era una tecnica per non far leggere la targa. A quel punto i Filippin chiamano la polizia, che arriva prontamente sul posto. Ma dei ladri non c'era più nessuna traccia.
IL COLPO
Il ladro, quasi come un acrobata, è riuscito a salire al primo piano, intrufolandosi dalla finestra, dopo averla forzata forse con un cacciavite. Da quanto ricostruito sarebbe salito sulla catasta di legne e poi sulla tettoia raggiungendo così il terrazzino al primo piano. Il tutto nella sola mezzora in cui il proprietario era assente, perché nell'appartamento al piano superiore, dal figlio. Il ladro, una volta all'interno, ha iniziato a cercare soldi o cose di valore mettendo a soqquadro tutto. Ma è stato subito sorpreso.
LE INDAGINI
Dopo il furto è arrivata la polizia scientifica della Questura a caccia di eventuali impronte lasciate dal ladro sulla maniglia. I due malviventi potrebbero essere gli stessi che stanno lavorando da alcune settimane nelle casa da Seren del Grappa a Ponte. A confermarlo potrebbero essere le immagini catturate dalle telecamere, già analizzate dalle forze dell'ordine.
Olivia Bonetti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino