ROVIGO La stagione venatoria sembra partita un po’ in sordina quest’anno, ma non sono mancati controlli e sanzioni da parte della polizia provinciale, che nella prima...
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Cacciatore trova un'Audi nuova di zecca in mezzo al bosco Foto
Le pattuglie “sul campo”, in costante contatto con la centrale operativa di viale della Pace, hanno battuto il Polesine da un capo all’altro, nei tre Ambiti territoriali in cui è suddiviso.
LE RICHIESTE
Numerose le richieste di informazioni e segnalazioni di irregolarità al numero verde 800 998636, specie richieste di intervento per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza vicino ad abitazioni. «Tutte le richieste pervenute sono state oggetto di sopralluogo e verifica da parte degli agenti provinciali, con assegnazione dell’intervento alle pattuglie d’intesa con i coordinatori dei Reparti operativi territorialmente interessati», spiega la Provincia in una nota, anche se formalmente, dal primo ottobre 2019 le competenze in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria e ittica, sinora svolte dalla Provincia, sono passate alla Regione.
I controlli effettuati domenica sono stati 171, specie nelle prime ore del mattino, con verifica di documentazione venatoria, armi, munizioni e carnieri. Nella prima giornata, sono stati elevati 7 verbali amministrativi, con contestuale sequestro della selvaggina, per la mancata annotazione dei capi abbattuti sul tesserino venatorio, ma anche per il mancato rispetto delle distanze previste dalla normativa. Fra lunedì e mercoledì, invece, la polizia provinciale ha controllato altri 107 cacciatori, in attività di caccia vagante o da appostamento. Lunedì gli agenti del Reparto operativo Alto Polesine hanno beccato ben sei cacciatori che non avevano annotato gli animali abbattuti sul tesserino regionale, procedendo così con la relativa sanzione e al sequestro di lepri e fagiani catturati. Mercoledì, il primo reato della stagione, scovato dagli agenti nell’Ambito RO1 Polesine Occidentale: dopo aver notato un’auto parcheggiata vicino a un’oasi faunistica, hanno perlustrato la zona, mettendo nel mirino due cacciatori presenti nella campagna circostante, in territorio di caccia consentita. Dal controllo delle loro armi, è risultato che un fucile semiautomatico poteva contenere un numero di munizioni superiore a quanto consentito. Il fucile illegale è stato sequestrato e il reato segnalato all’autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino