Caccia, nuova stagione al via. Ma manca la segnaletica e i cacciatori rischiano di entrare nelle zone vietate

Caccia, nuova stagione al via. Ma manca la segnaletica e i cacciatori rischiano di entrare nelle zone vietate
PADOVA - «Rischiamo di cacciare in zone interdette, non per nostra colpa, ma per carenza di indicazioni, e di essere denunciati penalmente. E' necessario provvedere...

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PADOVA - «Rischiamo di cacciare in zone interdette, non per nostra colpa, ma per carenza di indicazioni, e di essere denunciati penalmente. E' necessario provvedere immediatamente a risolvere la situazione, ma per evitare conseguenze gravi, in autotutela ci stiamo adoperando noi, anziché Veneto Agricoltura che quest'anno ha ricevuto l'incarico dalla Regione». Le parole sono di Tarcisio De Franceschi, presidente del circolo La Beccaccia di Cittadella che fa parte dell'Unione nazionale Enalcaccia, pesca e tiro di cui è vice presidente nazionale. Con lui il Commissario regionale dell'associazione Franco Ravagnan. «Un problema che riguarda tutto il territorio regionale e tutti i cacciatori, circa 40mila, suddivisi in otto associazioni venatorie, mobilitate all'unisono in questi giorni perché domenica prossima si apre in Veneto la stagione della caccia», indica De Franceschi.

Caccia, segnaletica zone interdette


E' stata inviata una missiva all'assessorato regionale competente, alla Direzione agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico venatoria e per conoscenza alla Polizia Provinciale di Padova ed al Comando regione carabinieri forestali del Veneto di Padova. «Giungono vibrate proteste in ordine alla deficitaria tabellazione delle zone, palesemente non conformi alla normativa di legge in materia - si legge nella lettera - Tabelle affisse con chiodi su alberi e pali delle linee telefoniche anziché su supporti autonomi come di consueto è sempre stato fatto. Tabelle distanti tra loro 300-400 metri e mancanti in molti casi nelle abituali vie di transito dei cacciatori stessi».


«La sicurezza dei cacciatori che non conoscono a fondo il territorio è messa a repentaglio. Facile prevedere l'accesso inconsapevole nelle Zone di ripopolamento e cattura (Zrc) a causa della tabellazione insufficiente, incorrendo nelle sanzioni di natura penale previste dalla legge». Di qui la richiesta di provvedere con estrema celerità alla regolarizzazione delle indicazioni. Insomma, è come se un automobilista, correndo per strada, fosse poi sanzionato per violazioni impossibili da conoscere perché i relativi segnali non sono visibili o mancano.

Tabelle, cosa dice la legge


«Non sappiamo perché quest'anno è stato deciso di affidare ad altri questa importante attività che è stata ovviamente retribuita. Negli anni precedenti non si erano mai verificate situazioni di questo genere - continuano i responsabili - Il problema va oltre i confini padovani. Ci siamo così organizzati, preventivamente autorizzati, per rimediare alle criticità, in un'ottica di autotutela. Noi vogliamo rispettare la legge, non vogliamo finire davanti ad un giudice per colpa altrui, dovendo poi dimostrare la nostra innocenza. Tra gli associati ci sono coloro che ben conoscono le zone ed altri no. In ogni caso la norma sulle tabellazioni è chiara». Alla segnalazione dell'Unione nazionale Enalcaccia pesca e tiro, la Regione del Veneto ha risposto immediatamente, comunicando di aver informato Veneto Agricoltura di quanto da loro segnalato, chiedendo con urgenza di regolarizzare la situazione.
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Il Gazzettino