Ca' Foscari, premio alla carriera al direttore Rai Campo Dall'Orto

Ca' Foscari, premio alla carriera al direttore Rai Campo Dall'Orto
VENEZIA - «Il tuo grado di libertà e felicità nella vita dipende da quanto sai». Ne è convinto Antonio Campo Dall'Orto, direttore...

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VENEZIA - «Il tuo grado di libertà e felicità nella vita dipende da quanto sai». Ne è convinto Antonio Campo Dall'Orto, direttore generale Rai, che ieri ha ricevuto il premio alla carriera nell'ambito dei Ca' Foscari Forward. L'edizione 2016 dell'annuale appuntamento dell'Associazione Alumni dell'università veneziana ha premiato il dg Rai, ex cafoscarino, e Irene Scarpa, giovane inventrice del gel innovativo per il restauro dei beni culturali (nonché Ceo dell'azienda Nasiertech). A lei è andato il premio Alumnus dell'anno. «Nel mio percorso ha spiegato Scarpa ho incontrato alcuni professori che mi hanno illuminata ed ho voluto approfondire il meccanismo complesso della pulitura enzimatica, creando un gel che pulisce le opere grazie agli enzimi». 

L'evento di ieri sera dedicato al cambiamento nel mondo della comunicazione è stato occasione per snocciolare qualche dato: «I cafoscarini sono sparsi in 85 paesi del mondo ha detto Monica Boccanegra, presidente di Ca' Foscari Alumni I nostri soci sono 7.300. Quest'anno, l'università si è rafforzata grazie al supporto di 12 aziende sostenitrici tra cui Banca Mediolanum, Venezia terminal Passeggeri, Azimut, Naturasi.
A fare gli onori di casa, il rettore Michele Bugliesi: «Benvenuti e bentornati ha detto Bugliesi ricordando l'ultima consegna delle lauree in Piazza San Marco con il cantante Vecchioni Non siamo così presuntuosi da pensare che il merito della bravura dei nostri laureati dipenda da noi, a noi spetta motivare le persone, e quelle brillanti vantano i loro meriti. Quest'anno abbiamo approvato il piano strategico e vogliamo competere al massimo, innovando sui progetti didattici e portando i ragazzi nelle imprese e nelle istituzioni». 
Come sta cambiando il mondo della comunicazione lo ha poi spiegato Dall'Orto: «Mi sono laureato il 10 novembre 1988 ha ricordato il dg Rai L'anno dopo ci fu la caduta del muro di Berlino. Ho vissuto in un mondo che si stava aprendo. Senza accorgermene, ho seguito le mie passioni; ho scoperto che la curiosità intellettuale vale più delle scelte convenienti. Stiamo vivendo un momento di trasformazioni, ed essere stato responsabile di Mtv è stata, per me, un'esperienza culturale pazzesca: vedevo le trasformazioni nei giovani dal Giappone al Cile fino all'Africa. È importante la velocità nei cambiamenti a cui spesso è difficile adattarsi, come persone e sistemi d'impresa». 

Il consiglio di Dall'Orto ai ragazzi: «Oggi per riuscire a muoversi bisogna capire come si muove il mondo, come si muovono i macrosistemi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino