Stadio Menti, un busto ricorda Santagiuliana, grande mediano biancorosso degli anni '40

Inaugurato il busto di Santagiuliana
VICENZA - Nella settimana del centenario della nascita di Alfonso Santagiuliana, che ricorre il 30 dicembre, si è svolta allo stadio Menti una cerimonia in ricordo...

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VICENZA - Nella settimana del centenario della nascita di Alfonso Santagiuliana, che ricorre il 30 dicembre, si è svolta allo stadio Menti una cerimonia in ricordo dello storico giocatore biancorosso. Per l’occasione è stato presentato il busto in bronzo dedicato alla memoria di Santagiuliana e da oggi situato all’interno del Menti. La statua è posizionata sul prato del Menti, davanti alla sede del club. Nella stessa zona si trova anche lapide che ricorda i calciatori del Vicenza caduti nel corso della prima guerra mondiale. 

Erano presenti il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, il vicesindaco con delega allo sport Matteo Celebron, il direttore generale del Lanerossi Vicenza Paolo Bedin, il primo cittadino di Cornedo Vicentino Francesco Lanaro e i figli del calciatore Antonio e Elisabetta Santagiuliana. «Manteniamo - ha detto il sindaco Rucco – manteniamo la memoria di un calciatore che ha portato il nome di Vicenza a livello nazionale e internazionale, come abbiamo fatto e stiamo facendo anche per altre personalità importanti come Romeo Menti e Paolo Rossi. Rivolgo un ringraziamento particolare ai figli per il loro continuo impegno nell’alimentare il ricordo del  papà, alla società per il sostegno dimostrato verso queste iniziative e al sindaco di Cornedo Francesco Lanara, oggi presente per rappresentare le origini di Alfonso Santagiuliana». 

Campione d’Italia con il Torino nel 1946-47 e calciatore con ben 311 presenze in biancorosso, Alfonso Santagiuliana viene ricordato con la statua raffigurante il suo volto voluta dai figli e realizzata dal maestro scultore Adriano Marzari. Il busto è collocato sopra una grande V in cemento prodotta da Amcps. Alfonso Santagiuliana, nato a Cornedo Vicentino nel 1921 e deceduto a Vicenza nel 1994, diede i primi calci al pallone all’oratorio di Cornedo. Il presidente del Valdagno, nel 1934, lo portò a giocare nella città laniera dove venne assunto alla Marzotto come magazziniere.

In una partita amichevole contro la Lazio, ancora 15enne, sostituisce un titolare e va a marcare con ardore il grande Silvio Piola che si complimenta con lui e gli predice un grande futuro. Passò al Vicenza nel 1940 e fu l'anima della squadra che conquistò la prima promozione in serie A con brillanti prestazioni che gli valsero la convocazione del ct Vittorio Pozzo per un raduno con la Nazionale. Centromediano con grande intelligenza tattica, fisico possente e tanta corsa, fu chiesto dal Torino dove giocò una sola stagione vincendo lo scudetto ma il cuore restò sempre a Vicenza, dove tornò. Una scelta che gli salvò la vita perchè l’anno dopo tutta la squadra granata morì nella tragedia di Superga. Fra i più grandi calciatori vicentini di tutti i tempi è al terzo posto per presenze (311) con la maglia biancorossa. Da oltre 25 anni il figlio Antonio organizza il “Trofeo Santagiuliana” e nel 2010 il comune di Cornedo gli ha intitolato lo stadio comunale.

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Il Gazzettino