Uccide il marito di 37 anni con una pugnalata al cuore: erano sposati da pochi mesi. «Mi picchiava e mi tradiva di continuo»

Lei brasiliana, lui autotrasportatore: "L'ho ammazzato con un coltello e un martello"

Uccide il marito di 37 anni con una pugnalata al cuore: erano sposati da pochi mesi. «Mi picchiava e mi tradiva di continuo»
VERONA - Tragedia nel veronese, dove una donna si sarebbe ribellata alle violenze del coniuge, sposato da poco, e lo ha ucciso a coltellate e addirittura con un martello in casa,...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VERONA - Tragedia nel veronese, dove una donna si sarebbe ribellata alle violenze del coniuge, sposato da poco, e lo ha ucciso a coltellate e addirittura con un martello in casa, andando poi a costituirsi alle forze dell'ordine. È accaduto nella notte a Bussolengo, cittadina dell'hinterland a Est di Verona, nella direttrice che porta al Lago di Garda. Verso le ore 13.00 di oggi, 20 luglio 2022, Edlaine Ferreira, 36 anni, una donna di origini brasiliane, ha suonato il campanello del comando della Polizia locale e ha detto di aver ucciso suo marito Francesco Vetrioli, 37 anni, di professione autotrasportatore. Fatta accomodare negli uffici, la donna è stata ricevuta dal comandante dei Vigili urbani, Mauro Antoniazzi, al quale ha confermato e ripetuto la scioccante confessione. «Era molto agitata - ha raccontato il vicesindaco di Bussolengo Giovanni Amantia, che ha la delega alla sicurezza -. Il nostro comandante l'ha ricevuta e ha chiesto che confermasse questa storia. Lei li ha accompagnati a casa sua, ha aperto la porta d'ingresso, e gli agenti hanno avuto conferma di quello che era successo». Il marito Francesco Vetrioli è stato trovato all'interno dell'abitazione riverso a terra, con i segni di alcuni colpi di arma da taglio sul corpo.

«L'ho colpito al cuore», ha proseguito Edlaine rivolta agli agenti raccontando cosa aveva fatto. Secondo una prima ricostruzione, la donna ha colpito il coniuge nel sonno con un martello, poi, lo ha accoltellato, tre volte alle spalle e due volte al torace. Un fendente ha raggiunto l'uomo al cuore. La coppia si era sposata civilmente poco più di tre mesi fa, il 2 aprile, proprio a Bussolengo, e non aveva figli. Agli agenti la donna ha raccontato di una convivenza problematica: «mio marito -ha detto- mi picchiava e mi tradiva ripetutamente». «I vicini nopn sapevano - ha sottolineato Amantia - né i servizi sociali hanno mai avuto segnalazioni di dissapori o di problemi. Sono quelle situazioni in cui non si sa mai niente finché le situazioni non scoppiano e precipitano». Sul posto sono quindi arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Verona, che hanno compiuto i rilievi e raccolto indizi, con il coordinamento del pm di turno Claudio Boranga. L'arma del delitto che la donna ha indicato è stato un coltello da cucina. I militari lo hanno trovato, all'interno della casa della coppia. Da una prima ispezione sul cadavere di Francesco Vetrioli i fendenti sarebbero stati numerosi, ma è stato trovato anche un martello, con il quale Edlaine Ferreira avrebbe infierito sul marito colpendolo alla testa. Motivazioni e dinamica verranno ulteriormente approfonditi dagli investigatori e dalla magistratura. Boranga ha sentito a lungo la donna nella caserma dei carabinieri di Bussolengo. Per ora dal racconto e dalla confessione della donna emerge un piccolo inferno domestico sfociato in un omicidio violento scaturito forse al termine di una lite.

In serata, la donna è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto. Il provvedimento, dopo gli accertamenti e l'interrogatorio, è stato disposto dal sostituto procuratore di Verona Claudio Boranga, ed eseguito dal Nucleo investigativo del carabinieri, per l'ipotesi di reato di omicidio aggravato. La donna è stata accompagnata in carcere.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino