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PADOVA - A metà ottobre dello scorso anno Busitalia ha annunciato l'impiego di 15 vigilantes sui propri autobus urbani, extraurbani e tram, per affiancarli ai controllori e garantire maggiore sicurezza al personale vittima di ripetute aggressioni verbali, ma a volte anche fisiche da parte di passeggeri senza biglietto. Un servizio avviato in via sperimentale, come già accaduto in passato, che per contratto avrebbe dovuto terminare il prossimo 31 marzo. Nel meccanismo qualcosa si è però inceppato e un alcuni di questi si sono visti licenziati già nei giorni scorsi senza ricevere lo stipendio. I vigilantes si sono quindi rivolti al sindacato Sls per i chiarimenti del caso.
Ad occuparsi della vicenda Vittorio Rosa. «Si sono rivolti al nostro sindacato alcuni giovani della coop Power Isi alla quale era stato assegnato in subappalto la vigilanza dalla Aries, l'altra vincitrice del bando è la società Ska, che aveva vinto il bando emanato da Busitalia per il servizio di vigilanza all'interno dei mezzi di trasporto pubblico - ha spiegato il sindacalista alla guida del sindacato Sls - il loro contratto è stato bloccato una ventina di giorni prima del termine previsto.
Già a novembre, grazie alla presenza dei vigilantes a bordo erano cessate le aggressioni ai controllori e le multe per quanti cercavano di viaggiare gratis: circa cento al giorno. Intanto Busitalia interpellata, in merito alla denuncia del sindacato, al momento ha preferito il silenzio.
Il Gazzettino