Nuovi autisti Busitalia, priorità a chi vive in Veneto e nel Nord Italia

Nuovi autisti Busitalia, priorità a chi vive in Veneto e nel Nord Italia
PADOVA - Priorità ai lavoratori che vivono al Nord Italia, probabilmente anche per evitare che chi arriva da lontano abbandoni l’azienda appena trova un altro lavoro...

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PADOVA - Priorità ai lavoratori che vivono al Nord Italia, probabilmente anche per evitare che chi arriva da lontano abbandoni l’azienda appena trova un altro lavoro vicino casa. Busitalia cerca nuovi autisti per rimpolpare gli organici in difficoltà e anche questa volta, come già era accaduto negli anni passati, introduce un criterio di residenzialità. «Sarà considerato requisito preferenziale - si legge infatti nel bando pubblico - la residenza in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia».


È uno dei tanti dettagli interessanti contenuti nel documento pubblicato dall’azienda di trasporti con l’obiettivo di trovare 20 nuovi conducenti entro la fine dell’anno, a cui farà poi seguito l’assunzione di altri 50 autisti tra la primavera e l’estate 2023. 


LA SCADENZA
Sul sito internet della società è possibile candidarsi entro martedì 24 ottobre e già nelle prossime settimane scatterà quindi la fase di valutazione dei profili. Tra i requisiti essenziali troviamo ovviamente la patente DE-D e la Carta di qualificazione del conducente. Come requisito preferenziale viene indicato il diploma di scuola superiore quinquiennale. 
Per quanto riguarda le tipologie del contratto Busitalia specifica che «sono determinate sulla base delle candidature. Sono previsti contratti a tempo indeterminato e di apprendistato professionalizzante». Non si parla di retribuzione ma lo stipendio base era stato annunciato l’altro ieri dal nuovo amministratore delegato Gino Colella: 1.350 euro per 12 mensilità. 
L’invito è rivolto a chiunque sia pronto a «guidare gli autobus dotati delle più innovative tecnologie: sistemi di diagnostica mezzi e monitoraggio dello stile di guida, dispositivi di ausilio alla sicurezza di guida attiva e passiva, videosorveglianza e predisposizioni per la guida assistita». 


I NODI
L’obiettivo è aumentare la carenza di organici dopo la grande fuga registrata negli ultimi anni quando diversi autisti sono passati ad altre società di trasporto che pagano di più. Nel merito era entrato nei giorni scorsi Andrea Rizzo, autista della Cgil: «Il tema è nazionale. Solitamente ogni tre anni scadeva il contratto e al rinnovo la retribuzione veniva aumentato di 100 euro, ma non è più successo. Sugli stipendi-base oggi mancano almeno 200 euro». Alcune aziende hanno comunque alzato le paghe, Busitalia no e non sono previsti aumenti all’orizzonte. 


IL CENTRODESTRA


Intanto Eleonora Mosco (Lega) ed Enrico Turrin (Fdi) chiedono un incontro in Comune con i vertici Busitalia. «Ci fa piacere che il sindaco, in qualità di Presidente della Provincia, abbia presentato il nuovo amministratore delegato di BusItalia, a Palazzo Santo Stefano - scrive Turrin - . Crediamo però che lo stesso andrebbe fatto anche a Palazzo Moroni dato che il Comune di Padova è socio dell’azienda di trasporto pubblico tramite APS. Stride inoltre che l’assessore delegato del Comune di Padova (Andrea Ragona, ndr) abbia ritenuto di pronunciarsi prima in Provincia che nel Comune che amministra. In ogni caso, come Presidente della IX Commissione consiliare “Politiche di controllo e garanzia” convocherò al più presto un’audizione con Amministrazione, Società e Sindacati, per rendere edotti anche i consiglieri ed i cittadini del capoluogo, alla luce della drammatica situazione in cui vive il trasporto pubblico locale».

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Il Gazzettino