Burlo Garofolo: Siot dona 6mila euro per apparecchio oculistico

Burlo Garofolo: Siot dona 6mila euro per apparecchio oculistico
TRIESTE - Si è svolta oggi all’Irccs Burlo Garofolo la cerimonia di consegna della donazione effettuata dalla Siot (società italiana del Gruppo TAL) in...

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TRIESTE - Si è svolta oggi all’Irccs Burlo Garofolo la cerimonia di consegna della donazione effettuata dalla Siot (società italiana del Gruppo TAL) in occasione delle festività natalizie e dedicata all’ospedale materno - infantile di Trieste e del Friuli Venezia Giulia. A consegnare 6mila euro, raccolti dall’azienda e dai dipendenti in una inedita forma di solidarietà, è stato il general manager del Gruppo, Alessio Lilli: «In occasione delle festività abbiamo deciso di fare una lotteria interna, la società si è impegnata a raddoppiare la somma spesa dai dipendenti per acquistare i biglietti della lotteria, ben sapendo che tutti i proventi sarebbero stati donati al Burlo. Tutti i biglietti sono andati rapidamente esauriti». L’iniziativa segue la precedente attività di solidarietà, che aveva visto il Gruppo acquistare a dicembre i panettoni della Melegatti per distribuirli a tutti i dipendenti, stimolando così le vendite dell’azienda dolciaria veronese che si trovata in una fase di crisi.

 
«Aiutare il Burlo - ha commentato ancora Alessio Lilli - significa per la nostra azienda valorizzare le eccellenze e dare valore al territorio in cui operiamo». La donazione permetterà di acquistare una particolare apparecchiatura necessaria per la valutazione del campo visivo nell’oculistica pediatrica, in particolare nell’analisi della vista dei bambini molto piccoli. «Il nostro compito oggi - ha dichiarato il direttore generale dell’Irccs Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco - è quello di ringraziare il Gruppo TAL per la donazione, ma anche per il coinvolgimento dei dipendenti e l’originale meccanismo di donazione, che ancora una volta mette in evidenza l’affetto della comunità di Trieste e del territorio nei confronti del nostro Burlo».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino