PORDENONE E UDINE - Non ci sono solo le fabbriche, pronte a vaccinare i dipendenti sia in provincia di Udine che nel Friuli Occidentale. L'allargamento della platea di cittadini vaccinabili, che lunedì il generale Figliuolo ha auspicato si possa attuare entro la fine di maggio, porterà anche altre novità nel mondo dell'imprenditoria privata. Una, in particolare, sarà annunciata oggi dalla Regione e riguarda uno dei colossi più conosciuti del mondo della ristorazione, che sta per varare un piano per la somministrazione delle dosi in grado non solo di immunizzare il proprio personale, ma anche di dare una mano ai piccoli imprenditori del settore. Il nome, più che conosciuto, è quello di Burger King, uno dei simboli del fast food nel mondo. L'azienda, in Italia, è pronta infatti a mettere in campo un'operazione per permettere la protezione tramite il vaccino dei suoi dipendenti (circa 4mila nel Paese) e anche in Friuli Venezia Giulia saranno individuati alcuni siti utili ad agevolare le intenzioni del colosso della ristorazione. L'esecuzione materiale delle vaccinazioni, poi, sarà a cura di medici contattati privatamente dall'azienda. Come per quanto riguarda le immunizzazioni nelle fabbriche o alla Dacia Arena (relativamente al progetto di Confindustria Udine), quindi, la campagna parallela non peserà sul sistema sanitario pubblico, già oberato dal tracciamento dei contagi e dal prosieguo delle vaccinazioni nei siti regionali. L'ulteriore novità legata all'annuncio che sarà reso oggi, è rappresentata dal fatto che l'operazione promossa dal marchio Burger King non sarà rivolta solamente ai dipendenti del gruppo. Le porte, infatti, saranno aperte anche ai titolari di attività del settore della ristorazione con quattro o meno dipendenti. Quindi piccoli imprenditori, che altrimenti farebbero fatica ad organizzare delle campagne vaccinali proprie. Con delle modalità che saranno spiegate a breve, questi piccoli imprenditori della ristorazione potranno aderire all'iniziativa di Burger King e far vaccinare i propri dipendenti (in forma naturalmente volontaria) nelle strutture messe a disposizione dall'azienda madre del progetto. Un bell'aiuto che permetterà di contribuire a una maggiore sicurezza dei ristoranti, che potranno contare su personale vaccinato entro l'estate.