Vittima dei bulli, il 17enne Kevin Asolan di Istrana pubblica la canzone rap del riscatto: «Mi prendevano di mira, ora mi fanno i complimenti»

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ISTRANA (TREVISO) - Vittima dei bulli, il 17enne Kevin Asolan trova la sua rivincita nella musica: «Prima mi sentivo solo, incompreso e venivo preso di mira, adesso mi fermano per strada e a scuola per farmi i complimenti. Spero che i ragazzi come me si sentano capiti dalle mie canzoni». Rapper autodidatta, Kevin ha ereditato la passione per il canto da mamma Mara Grespan e la cultura della storia della musica da papà Silvio. Ha scelto come nome d’arte “The JK”, il joker, come il protagonista dei fumetti della DC, un soggetto estremamente intelligente ma allo stesso tempo decisamente incompreso.


«PARANOIA»
Ha pubblicato la sua prima canzone intitolata “Paranoia” (prodotto da Small White Flava di Montebelluna) il 26 gennaio scorso e in poco tempo ha già conquistato numerosi consensi nelle maggiori piattaforme di streaming come Spotify e YouTube. Un brano frutto di una genesi di tre anni. «Mi sono detto che questo sarebbe stato l’anno giusto - spiega Kevin - Sono andato dal produttore, gli ho dato l’idea per la base e da lì poi sono partito a scrivere le prime cose che mi venivano in mente. E’ una canzone che parla di ansia, del non essere capiti e della voglia di riscatto». 


LA GENESI
Una canzone che è in gran parte autobiografica e ripercorre la vita e lo stato d’animo dello stesso 17enne. «Faccio prima a dire dove sono stato capito rispetto alle volte in cui mi hanno compreso - ammette il giovane rapper - Sono una persona che non segue una linea continua. Sono stato vittima di bullismo già dalle scuole elementari sia da parte delle maestre sia dai compagni. Riuscivo a giustificare i miei coetanei ma non gli insegnanti. Una maestra mi correggeva i compiti e ogni volta li commentava dicendomi che non avrei mai fatto niente nella vita. I compagni mi hanno spinto dalle scale e nessuno ha fatto niente. Sono stato costretto a cambiare scuola». Ora Kevin sta frequentando il quarto anno di grafica pubblicitaria all’istituto Einaudi di Montebelluna e le cose sembrano andare meglio. «Non ho più avuto problemi di bullismo anzi, da quando è uscita la mia canzone qualcuno mi ferma anche in corridoio - ammette - Quella di scrivere per me è una rivincita. Prima nessuno mi calcolava, ora invece mi cercano. Sono soddisfazioni perché per tutta la vita mi sono sentito escluso, come se nessuno mi volesse e poi di punto in bianco tutti mi iniziano a fare domande». 


IL FUTURO


The JK ha già iniziato a lavorare alla sua prossima canzone. «Descriverà sempre il disagio interiore - anticipa - E’ una sorta di dialogo con se stessi per far uscire quello che si ha dentro». E sul futuro ha le idee chiare: «Mi piacerebbe anche iniziare a fare dei concerti con le mie canzoni - ammette - Partire magari dalle discoteche e dai palazzetti per poi, in un futuro prossimo, arrivare a fare gli stadi. Non sogno di partecipare a dei programmi talent in tv però salire sul palco dell’Ariston mi piacerebbe molto».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino