Bufera contro la pubblicità con Babbo Natale e il lato B di una fanciulla: «Ancora donne e sesso, ora basta»

Ai sacilesi non è piaciuta la reclame per il dj set del Weiss Cafè

La pubblicità
SACILE - Nel 2023, ormai quasi 2024, può ancora scandalizzare oppure offendere l'immagine di un Babbo Natale che si porta sulle spalle una ragazza della quale...

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SACILE - Nel 2023, ormai quasi 2024, può ancora scandalizzare oppure offendere l'immagine di un Babbo Natale che si porta sulle spalle una ragazza della quale si vede solo il lato B, tra l'altro debitamente coperto dalla targhetta "censored" e anzi pure "pixelato" per non mostrare proprio nulla di indecente? Probabilmente no.


Ciò nonostante, ad alcune lettrici del nostro giornale, quell'immagine, scelta per reclamizzare l'aperitivo con dj set di lunedì 25 al Weiss Cafè di Sacile, non è proprio piaciuta.
Cade dalle nuvole Nicola Scarpa, titolare del noto locale che si affaccia sul fiume Livenza: «Di certo - afferma subito - al Weiss non si è mai mancato di rispetto alle donne. Per gli eventi che creiamo abbiamo sempre usato una comunicazione ironica, anche originale e d'impatto, talvolta dissacrante, per attirare l'attenzione, non certo con l'intenzione di offendere nessuno».


Gli fa eco Luca Salvador, noto organizzatore di eventi. Entrambi non vedono nulla di inopportuno in quello che leggono con l'ironia e la vitalità che contraddistingue un'educata gioventù che comprende la delicatezza di certi argomenti. «Tanto da aver scelto, - afferma -per quella reclame, di non mostrare affatto la donna, che invece spessissimo viene usata come testimonial pubblicitario».
Insomma nessun caso e nemmeno una volontaria indelicatezza. Del resto anche il Babbo Natale, bello magro e con gli occhiali con le lenti a specchio, appare piuttosto anticonformista, «mentre il titolo della serata, "Quel maledetto Natale", - precisa Salvador - altro non è che il richiamo al celebre film "Ogni maledetta domenica".


Preferisce non commentare la ragazza portata a spalla, invece, il rappresentante mandamentale di Ascom Confcommercio, Carlo Lenarduzzi. L'impressione è che non vi sia dolo, al massimo una scelta poco fortunata, considerato il momento in cui troppi, tristi episodi alla ribalta delle cronache portano ad un nervo sempre scoperto e a parlare della necessità di usare sempre maggior rispetto nei confronti delle donne.
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Il Gazzettino