La federazione dei lavoratori pubblici della Cisl (Fp), la più ricca di tutto il sindacato guidato da Annamaria Furlan, finisce commissariata. La decisione è...
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Giovanni Faverin, padovano, 57 anni, fino a ieri numero uno della Fp Cisl (e già responsabile provinciale di Padova), respinge quelle che bolla come «insinuazioni», «destituite di ogni fondamento», e passa al contrattacco, definendo «illegittima» la procedura, con tempi accelerati per impedire il diritto alla difesa costituzionalmente garantito e bollando come «illegittima» anche l’accusa perché «di esclusiva competenza delle unioni sindacali territoriali a cui va ascritta la relativa responsabilità». Faverin, inoltre, «respinge espressamente e integralmente l’atto di contestazione e i suoi allegati», circa le irregolarità nel tesseramento, «in quanto totalmente infondati e non rispondenti al vero». Per il dirigente è «evidente l’intento persecutorio» nei confronti della ormai sua ex categoria. L’esecutivo ha infatti già indicato il nuovo commissario: Maurizio Petriccioli, attuale segretario confederale del sindacato. A lui toccherà traghettare la federazione in un momento cruciale, visto che a breve si tornerà a trattare sui contratti del pubblico impiego. E non solo. Per la Cisl si è appena aperta la fase congressuale che porterà a rinnovare i vertici, con Furlan pronta a ricandidarsi.
Tanta carne al fuoco, mentre Faverin promette battaglia, avvertendo che si riserverà di «tutelare» la federazione e l’immagine personale «in ogni sede competente». Replica secca della segretaria organizzativa della confederazione, Giovanna Ventura: «Si è voluto artefare in qualche modo il numero e quindi la contribuzione», dice al Tg1. Gli strascichi non mancheranno, anche perché la decisione del commissariamento ha registrato delle posizioni contrarie: su 60 membri dell’esecutivo, 44 si sono espressi per l’azzeramento della Fp, gli altri, 16, hanno invece detto no. Tra questi i metalmeccanici e tre segretari confederali: Giuseppe Farina, Giovanni Luciano e Maurizio Bernava.
Ed è stato proprio quest’ultimo, in un’intervista, a lanciare un attacco contro il dossieraggio. Il riferimento era rivolto al caso della Campania, dove la struttura della Cisl è stata da poco commissariata. Intanto serpeggia rabbia tra le fila della categoria degli statali: in oltre 150 sono arrivati ieri da tutt’Italia per dare il sostegno a Faverin. Insomma dopo la vicenda che nell’estate 2014 ha travolto Raffaele Bonanni - si parlò di maxi-stipendio collegato ad una pensione d’oro - e il successivo varo di un codice etico, le tensioni restano. Anche perchè c’è in vista il congresso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino