Positivo al Covid, colto da malore in casa: 48enne muore tra le braccia della moglie

Mirco Comunian, il 48enne di Brugine morto dopo un malore in casa
 Muore tra le braccia della moglie mentre sono in quarantena. Era asintomatico. Il dramma nel pomeriggio di domenica a Brugine, dove Mirco Comunian, dipendente dei Magazzini...

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 Muore tra le braccia della moglie mentre sono in quarantena. Era asintomatico. Il dramma nel pomeriggio di domenica a Brugine, dove Mirco Comunian, dipendente dei Magazzini Generali, se ne è andato in pochi minuti sotto gli occhi dei suoi familiari, la moglie Michela Romanato, apprezzata parrucchiera in un negozio del paese, e della figlia quindicenne.

Erano tutti a casa da diversi giorni, perché risultati positivi al Coronavirus, anche se senza sintomi particolari. Anzi, erano in attesa di ripetere a breve i tamponi per poter verificare se si erano negativizzati. Una domenica tranquilla nella villetta di via Palù Superiore, costruita accanto alla casa dove Mirco era nato il 30 aprile 1972, che nel tempo aveva abbellito con una tettoia e da quest’anno anche con una piscina. Comunian infatti era un uomo dedito al lavoro e alla famiglia. Subito dopo pranzo ha avvertito un dolore allo stomaco e la moglie, pensando ad un problema digestivo, gli ha preparato una limonata, poi si è steso a letto. Dopo pochi minuti la consorte si è sentita chiamare dal marito, quasi un rantolo e ha compreso la gravità della situazione. Ha allertato subito il 118 e il fratello che abita non lontano. Quest’ultimo si è precipitato a casa per prestare soccorso, in attesa dell’arrivo dei sanitari, che purtroppo però hanno potuto solo constatare la morte di Mirco. Dopo le verifiche di rito, è stato autorizzato il trasferimento della salma all’obitorio di Schiavonia, mentre fuori della casa i quattro fratelli di Comunian non si davano pace per quanto accaduto.


«Mirco l’ho visto nascere ed era per noi un po’ una mascotte, il più giovane della truppa». Lo ricorda così Mario Comunian, uno dei cugini, storico amministratore comunale, che abita vicino alla casa dello sfortunato 48enne. «Dopo venti giorni dalla nascita, gli era morto il papà, motivo per cui tutti noi, più grandi, eravamo particolarmente affezionati a Mirco», prosegue Mario Comunian. «Posso dire davvero che era l’immagine della salute, sempre sorridente, anche grazie alla sua bella famiglia, dedicava il suo tempo libero alla casa, aveva le mani d’oro, ma amava anche fare qualche viaggio con la moglie Michela e la figliola. La cosa più triste - aggiunge Mario Comunian - è il fatto che a causa del Covid, nessuno è potuto entrare in casa per consolare i suoi cari e in questi momenti ce ne sarebbe davvero bisogno». La morte di Mirco Comunian è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno in paese: ieri non si parlava d’altro, la notizia si è diffusa rapidamente e molti stentavano a crederci proprio perché l’uomo non aveva mai dato l’immagine di una persona con problemi di salute. Tra i primi ad essere informato anche il sindaco Michele Giraldo: «Ho appreso della notizia nella serata di domenica. In questo momento di profondo dolore, la nostra comunità si unisce in silenzio in un abbraccio alla moglie Michela, alla figlia Giada e a tutta la famiglia che ha perso inaspettatamente una grande persona come Mirco», dice commosso il primo cittadino. Al momento le esequie di Mirco Comunian, che saranno celebrate nella chiesa di Brugine, non sono ancora state fissate.
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Il Gazzettino