Ragazzini di 12 e 13 anni gettano in acqua una bricola: multa di 250 euro a ciascuna famiglia

CHIOGGIA Bricole vaganti, pericolo per la navigazione
CHIOGGIA - Erano talmente soddisfatti della loro bravata che, quando gli agenti della polizia locale li hanno interpellati, non hanno avuto la minima esitazione, con il...

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CHIOGGIA - Erano talmente soddisfatti della loro bravata che, quando gli agenti della polizia locale li hanno interpellati, non hanno avuto la minima esitazione, con il sorriso sulle labbra, ad ammettere di essere stati loro. Un’azione elettrizzante (ma il termine effettivamente usato, “fi...ta”, era un tantino più volgare) per i due ragazzini, di 12 e 13 anni, quella di ri-buttare in acqua una bricola che qualcuno aveva, prima, diligentemente recuperato, senza minimamente riflettere sul pericolo che avevano causato. Forse la multa da 250 euro che è arrivata a ciascuna delle loro famiglie, soprattutto se risarcita con i soldi delle paghette, o con qualche sfizio in meno, farà loro capire qualcosa. Il fatto risale a qualche giorno fa.

LA SEGNALAZIONE

Alla polizia locale arriva la segnalazione di una grossa bricola, della lunghezza di quasi due metri, vagante nel bacino Lusenzo sud, potenzialmente pericolosissima per la navigazione. Questi pali, infatti, nascosti dalle onde, possono rappresentare dei veri e propri “siluri”, soprattutto se spinti dal maltempo o da forti correnti d’acqua, e provocare l’affondamento delle imbarcazioni che li incrociano. Tornando alla cronaca, al loro arrivo, gli operatori della polizia trovano due residenti della zona intenti a recuperare, mediante l’utilizzo di una loro barca, il grosso pezzo di legno. Il pericolo, quindi, era stato neutralizzato dalla buona volontà dei due cittadini, ma cosa lo aveva provocato? Una fatalità? No, l’azione deliberata di due ragazzini che avevano, poco prima, ributtato in acqua la bricola che, nei giorni precedenti era già stata recuperata e si trovava, quindi, adagiata sullo scivolo della banchina in attesa del trasporto e dello smaltimento in un luogo adatto. Insomma ci sono voluti due interventi di persone “consapevoli” per sventare il pericolo creato dalla bricola e rimediare al gesto “inconsapevole” dei ragazzini.

Loro, peraltro, erano rimasti sul posto ad ammirare l’effetto del loro comportamento, insieme ad un folto gruppo di coetanei e, probabilmente, proprio la vanagloria, il desiderio di essere ammirati dagli altri, li aveva spinti a compiere quel gesto pericoloso, a rimanere lì e a vantarsene con gli agenti intervenuti. E neppure si può parlare di mitomania, di una falsa rivendicazione fatta per “apparire”, dal momento che la loro azione è stata registrata dalle telecamere di sorveglianza sulla passeggiata del Lusenzo.

VANDALISMO

Un gesto vandalico e incosciente, quindi, di cui, una volta tanto, si conoscono con certezza i colpevoli e che sarà punito, per quanto possibile. Ai genitori dei due discoli, infatti, toccherà la multa sopracitata, per violazione del regolamento di polizia urbana, ma i due ragazzini, non essendo nemmeno 14enni, non sono punibili per il potenziale pericolo creato all’incolumità pubblica. La speranza è che si rendano conto che il loro divertimento avrebbe potuto costare la vita a qualche ignoto navigante che avesse trovato la bricola sulla sua rotta e che non commettano più gesti del genere. 

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Il Gazzettino