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VAL DI ZOLDO - Ci siamo: la battaglia per i presunti ritardi da parte dei Comuni nelle trascrizioni dei neo cittadini italo brasiliani si sposta di fronte al Tar che finalmente farà chiarezza sulla questione. Ma intanto il Comune di Val di Zoldo è costretto a difendersi. Così con una delibera di giunta varata nei giorni scorsi si autorizza il sindaco a resistere nel giudizio nel ricorso promosso da alcuni neo cittadini di fronte al tribunale amministrativo regionale per il Lazio. Viene dato incarico a un legale: il comune ha scelto l'avvocato Innocenzo Megali di Mestre che tutelerà gli interessi dell'ente.
LA BATTAGLIA
L'atto di citazione è stato presentato al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio contro il Comune di Val di Zoldo dagli avvocati romani Valeria Saitta e Riccardo De Simone, ed ha come oggetto «il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis della ricorrente e altri».
LA QUESTIONE
Il ricorso venne notificato al Comune di Val di Zoldo il 24 gennaio scorso. Proprio in quei giorni scattò lo sfogo del sindaco Camillo De Pellegrin che espose anche la bandiere del Brasile fuori dal Municipio: un vessillo che è ancora presente. La questione, rimbalzata diverse volte alle cronache nei giorni scorsi, riguarda il superlavoro per i Comuni che vengono letteralmente sommersi dalle pratiche di trascrizione in anagrafe dei neo-cittadini, riconosciuti da un Tribunale. Il comune di Val di Zoldo ha un arretrato di 551 richieste da iscrivere e si è visto costretto a ridurre il servizio al pubblico dell'ufficio Anagrafe. Venne affisso in Comune l'eloquente cartello: «L'erogazione dei servizi dell'ufficio demografico subirà un rallentamento al fine di dar corso alle sentenze di riconoscimento cittadinanza in favore di cittadini italo-brasiliani e alle trascrizioni che provengono dai consolati. I nuovi orari di apertura al pubblico verranno comunicati a breve».
«Faremo svettare la bandiera brasiliana sul Municipio .- aveva detto con una battuta il sindaco Camillo De Pellegrin -. Comune di Val di Zoldo del Brasile, Stato del Rio Grande do Sul». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino