«Vieni a partorire nei nostri ospedali e l'ombrellone in spiaggia è gratis»

«Vieni a partorire nei nostri ospedali e l'ombrellone in spiaggia è gratis»
VENEZIA “Vieni a partorire nel Veneto Orientale e ti regaliamo il mare”. Innegabile: lo slogan è invitante. E assolutamente inedito. Perché mai...

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VENEZIA “Vieni a partorire nel Veneto Orientale e ti regaliamo il mare”. Innegabile: lo slogan è invitante. E assolutamente inedito. Perché mai s’era vista una Azienda sanitaria (pubblica) invitare le future mamme a utilizzare i propri ospedali (pubblici) per partorire in cambio di un ombrellone e due lettini. Occhio: mica per un giorno, il regalo durerà due settimane. E mica in spiaggette di periferia: qui si potrà scegliere tra Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo. E non è neanche un inganno. È così vero che è stata scelta una sede istituzionale - nientemeno che la sede della Regione Veneto - per presentare ufficialmente l’iniziativa.

 
IL PROGETTO
I dettagli saranno resi noti oggi, a mezzogiorno, a Palazzo Balbi. E a fare gli onori di casa sarà l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin. L’idea di “regalare il mare” alle future mamme, però, non è sua. È del direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Carlo Bramezza. «Sì, l’idea è mia - conferma il manager sotto la cui guida rientrano gli ospedali, con i rispettivi punti nascita, di San Donà di Piave e di Portogruaro - Ne ho parlato con i primari, soprattutto con le ostetriche e ho registrato un grande entusiasmo». Una mossa cattura-pazienti? «Ma no - dice Bramezza - è un segnale di attenzione, il problema è quello della denatalità, qui nascono sempre meno bambini, è un problema forte di cui abbiamo voluto farci carico». Ergo, le famiglie che mettono alla luce un pargoletto vanno ringraziate e, perché no, premiate. I numeri, del resto, sono in continuo calo. Dai dati del ministero della Salute aggiornati al 2014 i parti a Portogruaro erano 406, meno della soglia limite prevista, tanto che quel punto nascita per più di due anni è stato chiuso. A San Donà si era a quota 595. Quest’anno San Donà dovrebbe scendere a 500 parti e Portogruaro se tutto va bene raggiungere quota 250. Troppo poco. Dunque, perché non invitare le future mamme, indipendentemente dalla loro residenza, a partorire all’Ulss 4?
L’ACCORDO
Il progetto è il seguente: le mamme che partoriranno a San Donà di Piave o a Portogruaro al momento delle dimissioni otterranno un coupon. Con quello potranno avere, in uno degli stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa, un ombrellone e due lettini gratis per ben due settimane. Quando? A partire già da questo giugno e per tutta la stagione. Ma, spiega Bramezza, se si dovesse partorire in autunno, il coupon potrà essere utilizzato il prossimo anno.
Considerato che due settimane in spiaggia - ombrellone e due lettini - sono un regalone (tra i 15 e i 25 euro al giorno), la domanda è: chi paga? «Non l’Ulss», si affretta a chiarire Bramezza. Pagano infatti gli stabilimenti balneari che, attraverso Unionmare Veneto, hanno aderito all’iniziativa. Economicamente ci rimetteranno, ma, trattandosi di stabilimenti con centinaia di posti, ne guadagneranno in pubblicità.

Se l’iniziativa funzionerà a far nascere più bambini a Portogruaro e San Donà di Piave, lo diranno i dati a fine anno. Intanto l’Ulss 4 ha coinvolto anche un istituto di credito, la Banca San Biagio Veneto Orientale, per far stampare volantini informativi, realizzati in collaborazione con la Clinica universitaria dermatologica di Padova, sull’esposizione al sole dei bambini. Se le neomamme avranno l’ombrellone gratis, tutte le altre potranno contare su informazioni dermatologiche. E chissà, di rimando, cosa si inventeranno adesso gli altri ospedali.
Alda Vanzan
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Il Gazzettino