Bracconieri sul fiume Po, sequestrati 150 pesci tra cefali e barbi

Bracconieri sul fiume Po, sequestrati 150 pesci tra cefali e barbi
ROVIGO -  Bracconieri in azione sul fiume Po, nei pressi dell'abitato di Canaro, mercoledì 1 luglio 2020: scoperti e sequestrati fauna ittica (150 esemplari...

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ROVIGO -  Bracconieri in azione sul fiume Po, nei pressi dell'abitato di Canaro, mercoledì 1 luglio 2020: scoperti e sequestrati fauna ittica (150 esemplari delle specie cefali e barbi),  200 metri di reti da pesca ed attrezzature vietate, nonché di un'imbarcazione e del motore fuoribordo utilizzati per la pesca abusiva.


Individuati due bracconieri in azione nel fiume Po nei pressi dell'abitato di Canaro, con sequestro di fauna ittica (n. 150 esemplari delle specie cefali e barbi), di n. 200 metri di reti da pesca ed attrezzature vietate nonché di un'imbarcazione e del motore fuoribordo utilizzati per la pesca abusiva.

L'intervento era stato pianificato a seguito delle segnalazioni pervenute alla Centrale Operativa di Viale della Pace da parte dei residenti della zona, insospettiti della presenza di natanti da pesca a ridosso delle sponde venete.

Nel corso della notte gli Agenti, a bordo di natante privo di segni identificativi, si sono appostati nei pressi della località Paviole nascosti nella fitta vegetazione golenale e in attesa della segnalazione da parte dei colleghi che con l'auto di servizio hanno percorso l'argine sinistro del fiume, monitorando il passaggio dei natanti.

Alle ore 22.00 circa è stato segnalato il passaggio di un natante diretto verso valle, con a bordo due persone che iniziavano a posizionare una serie di reti da pesca del tipo tremaglio e barracuda nel tratto di competenza della Provincia di Rovigo ove vige uno specifico divieto.
Gli Agenti della Polizia Provinciale, dopo aver verificato l'illecito hanno osservato attentamente la scena con i binocoli in dotazione, hanno fatto intervenire le Guardie volontarie a bordo del natante, che si è diretto rapidamente sul luogo di ormeggio dell’imbarcazione in attività di pesca di frodo e ne ha interrotto l’attività. Sono stati sorpresi due pescatori locali, ancora in possesso di varie reti vietate situate all'interno dell'imbarcazione.


A carico dei pescatori, di cui uno risultato privo di qualsiasi titolo abilitativo all'attività di pesca, sono stati quindi redatti verbali di accertamento di violazione con applicazione della sanzione di complessivi euro 5.333,00 per aver utilizzato dispositivi di pesca non consentiti in acque vietate, con sequestro della fauna ittica catturata, degli strumenti utilizzati e del natante con motore fuoribordo, materiale che sarà oggetto di confisca per effetto della normativa recentemente intervenuta per reprimere il fenomeno della pesca illegale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino